Gisella Cardia, sedicente veggente diventata famosa per le presunte apparizioni della Madonna di Trevignano e le sue profezie (finora mai avverate) avrebbe deciso di replicare dopo lo speciale Inside de Le Iene nel quale Gaston Zama ha svelato le “verità nascoste” dietro la sua storia e dietro le presunte “estasi” sulla ormai nota collina delle apparizioni sulle sponde del lago di Bracciano.



Il caso della Madonna di Trevignano ha spinto la Chiesa a prendere posizione e a portare la questione all’attenzione di Papa Francesco, che nel luglio scorso ha invitato i fedeli alla massima cautela davanti a fenomeni indicati come mistici ma non ancora verificati. Al momento, più ombre che certezze gravano sulla storia di Gisella Cardia e di suo marito, Gianni, sempre al suo fianco durante l’appuntamento fisso del 3 di ogni mese davanti al santuario improvvisato per ricevere i “messaggi” della Beata Vergine. 



Gisella Cardia si difende: “Non sono scappata, sono ancora qua”

Gisella Cardia, comprensibilmente al centro di curiosità e attenzioni, ma anche di molti sospetti, per le presunte apparizioni di cui sarebbe esclusiva destinaria da parte della Madonna di Trevignano, è stata accusata di essersi sottratta agli approfondimenti avviati dalla diocesi e dalla Santa Sede sulla storia che la riguarda.

La sedicente veggente avrebbe “dribblato” gli esperti del Vaticano inviati per analizzare il fenomeno che la vedrebbe protagonista, ma ai microfoni della stampa continua a respingere l’idea di essere una “fuggitiva: “Non sono scappata, sono ancora qua“. Ancora oggi sono tante le persone che la seguono, fedeli che assistono all’appuntamento con la presunta apparizione mariana che si verificherebbe, con cadenza fissa e irremovibile, il giorno 3 di ogni mese. Sul caso di Trevignano e di Gisella Cardia, però, si interrogano in tanti complici anche le pesantissime accuse e le ombre gettate sulla sua storia dall’ex amico Luigi Avella, tra gli ex sostenitori della sedicente veggente e ora sul piede di guerra al punto da auspicare “la galera” per la donna e chi la supporta.



Gisella Cardia, le accuse di Luigi Avella sulla storia della Madonna di Trevignano e le “apparizioni”

Da ex fedele ad accusatore numero uno il passo, per Luigi Avella, sembra essere stato breve: in poco tempo, dopo aver speso parte delle proprie risorse in termini di tempo e di denaro per sostenere la sedicente veggente Gisella Cardia e permettere ad altri fedeli di assistere alle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano sulla collina-santuario, l’uomo sarebbe passato dall’altra parte della barricata per gettare pesantissime ombre sulla donna e sul fenomeno di cui si dice protagonista. A suo dire, sarebbe tutto una truffa e lui, per primo, ne sarebbe stato vittima.

I membri dell’associazione sono stati querelati per appropriazione indebita in data 28 luglio 2023 alla Finanza, per cui il discorso sarà portato davanti all’autorità giudiziaria. (…) Giuro e prometto che spero di vederli in galera. È solo questione di tempo, ma io non ho fretta perché credo nella giustizia, sia umana che divina“. Avella sarebbe arrivato al punto da definire Gisella Cardia “messaggera del demonio“, convinto che la donna stia prendendo in giro tutta Italia per lucrare sulla pelle dei fedeli e delle persone in difficoltà. Più volte ha detto di volere indietro i soldi delle donazioni che avrebbe versato quando ancora credeva alla bontà della versione della sedicente veggente di Trevignano, e per questo si sarebbe rivolto alle autorità. “122mila euro – ha dichiarato Luigi Avella a Le Iene, tutti in assegni tracciabili, di cui 92mila euro direttamente all’associazione Madonna di Trevignano e 30mila euro con assegno nominativo a Gianni Cardia“.