Il caso di Gisella Cardia, la ‘famosa’ veggente che parla con la Madonna dal comune di Trevignano, è tornato protagonista della diretta odierna del programma Storie Italiane, in onda su Rai 1, con l’intervento di Don Gaetano che ha spiegato cosa succederà dopo l’ingiunzione del Vescovo. “Gli atti liturgici che si esercitano lì”, ha spiegato, “sono invalidi, perché non sono riconosciuti dalla Chiesa, poi ognuno è libero di pregare ma se la si rende una preghiera di comunità, allora è illecito”.



Tuttavia, Don Gaetano ha precisato che “la Chiesa con questi decreti non perseguita nessuno e non ingiunge divieti. [Gisella Cardia] parla di sfida, ma la Chiesa invita al dialogo e alla riconciliazione, pensando soprattutto ai fedeli che vogliono uscire da quella realtà”. Secondo l’inviata del programma Rai, dopo tre volte che fedeli ed ex santona sfideranno il divieto dalla Chiesa dovrebbe scattare la scomunica, in particolare di Gisella Cardia. Stima che Don Gaetano non riesce a confermare, pur precisando che esistono due scomuniche: “una latae sententiae, ovvero sei tu che te ne vai e io ti dichiaro fuori; ed una ferendae sententiae, ovvero notificata, che scatta dopo una serie di violazioni delle indicazioni che ti vengono date”. (Agg di Lorenzo Drigo)



Il parere del Vescovo e della Chiesa su Gisella Cardia

Il 6 marzo 2024, con il decreto del nuovo vescovo di Civita Marco Salvi, è stata messa la parola fine sul teatrino della Madonna di Trevignano. O almeno così sarebbe dovuto essere secondo la Chiesa. La sensazione, però, è un’altra. Secondo i cittadini di Trevignano, paese alle porte di Roma, Gisella Cardia si ripresenterà proprio tra pochi giorni, il 3 aprile. Ogni 3 del mese, infatti, secondo la veggente si presenterebbe la Madonna di Trevignano. “Secondo noi si ripresenterà (Gisella, ndr), hanno già ripulito la collina dall’erba incolta” hanno spiegato i compaesani. Per questo l’amministrazione comunale è già pronta nella gestione del flusso di persone che arrivano, ogni 3 del mese, con bus e auto.



Nelle sei pagine stilate da monsignor Marco Salvi, vengono scardinate le convinzioni della veggente, dalle lacrime di sangue alla moltiplicazione degli gnocchi, come spiega il Corriere.it. Per questo, come si legge proprio nel decreto, “dopo un congruo periodo di attento discernimento e ascoltate le testimonianze provenienti dal territorio e avvalendosi di una Commissione di esperti formata da un mariologo, un teologo, un canonista, uno psicologo e della consulenza esterna di alcuni specialisti, considerata la figura di Maria nella tradizione della Chiesa e nella viva fede de popolo di Dio, la diocesi ha decretato la non soprannaturalità dei fatti in questione (Constat de non supernaturalitate) che riguardano la Madonna di Trevignano”. Gisella Cardia non ha escluso di voler sfidare il vescovo nonostante il decreto.

Madonna di Trevignano, Gisella Cardia “inattendibile” per il vescovo

Secondo il vescovo, Gisella Cardia è ritenuta “inattendibile” e “autoreferenziale”. I suoi racconti invece vengono definiti “lacunosi” e “contraddittorie”. Il vescovo Salvi nel documento si era rivolto anche ai fedeli e ai sacerdoti che non hanno smesso di frequentare la veggente e la Madonna di Trevignano sulla sua collina. “Avverto i fedeli circa l’obbligo disciplinare e spirituale derivante dal pronunciamento ecclesiale di astenersi dall’organizzare e/o partecipare ad incontri privati e/o pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano” ha scritto ancora il vescovo.

Eppure, nonostante le raccomandazioni del vescovo a fedeli e religiosi sulla Madonna di Trevignno e su Gisella Cardia, la “pasionaria” è pronta a tornare e a pregare sulla collina “dei miracoli” come fa ormai da anni. Intanto proprio in merito all’utilizzo di quei terreni, la questione è ancora aperta davanti al Tar, che nell’ultima pronuncia ha dato ragione all’associazione della veggente e del marito. Il Comune e l’Ente parco hanno però fatto ricorso contestando la compatibilità urbanistica degli allestimenti, delle panchine, il pozzo e così via.