A Storie Italiane l’apertura di oggi è dedicata a tutti gli aggiornamenti sul caso della Madonna di Trevignano. Ieri i coniugi Cardia sono stati ascoltati in Procura a Civitavecchia, visto che entrambi sono indagati dalla stessa, e secondo quanto svelato dal programma di Rai Uno l’interrogatorio sarebbe durato cinque ore e mezzo: “Siamo convinti che anche in caso di un processo saremmo assolti. I soldi donati? Tutti in beneficenza, tutto è stato inserito nel bilancio dell’associazione, con quali voci però non te lo so dire”, sono le parole dell’avvocato Solange Marchignoli, legale dei due coniugi Cardia: “Siamo serenissimi, anzi di più”, le parole dell’avvocato subito dopo l’interrogatorio, mentre bocca cucita da parte di Gisella e Gianni Cardia che non hanno appunto parlato dopo la chiacchierata con gli inquirenti.



Solange Marchignoli è stata ospite stamane di Storie Italiane ed ha precisato in merito all’interrogatorio di ieri sera: “Un lungo interrogatorio, durato 6 ore per entrambi e siamo assolutamente soddisfatti per il genere di domande sottoposte, le risposte che abbiamo dato, questo è un processo documentale, al netto di tutta la polemica sulla fede si discute delle donazioni, quindi bonifici che provano entrate e uscite, non abbiamo bisogno di falsificare una storia se non portare dei documenti”.



MADONNA DI TREVIGNANO, L’AVVOCATO AGGIORNA LA SITUAZIONE

E ancora: “Noi ci siamo presentati alla cieca, offrendoci di rispondere a tutte le domande della procura, e ci siamo riservati di presentare altri documenti per meglio precisare una circostanza in particolare”. L’avvocato ha aggiunto: “Vi posso assicurare con assoluta certezza che le scritture contabili, la contabilità dell’associazione è specchiata, non hanno trovato un solo documento che non è in regola, e questo è detto dal pubblico ministero, è tutto in ordine. Stiamo parlando ovviamente di contabilità, ciò che mi ha detto il pm è che non c’è nulla da contestare, la guardia di finanza e l’agenzia delle entrate non hanno nulla da dire”.



E ancora: “I denari non sono stati spesi da loro stessi, nulla di personale e privato. Una parte sono stati devoluti e una parte sono stati spesi per acquistare cosa che era necessario acquistare sul campo, anche lo stesso dottor Avella precisa per il campo delle Rose, è per questo che noi siamo sereni”.

MADONNA DI TREVIGNANO, L’AVVOCATO: “SI CONTESTA LA TRUFFA AGGRAVATA”

Ma qual è il reato contestato a Gisella e Gianni Cardia? “Sono stati chiamati in procura per truffa, ma non è un reato in contestazione, è una ipotesi di reato, il pubblico ministero ha raccolto ciò che ha detto e portato il signor Avella. E’ una truffa aggravata per la quantità di denaro ma questo non cambia il reato”.

Storie Italiane ha mandato in onda anche proprio l’intervista a Luigi Avella, ex fedelissimo di Gisella Cardia, che ha racconto di aver presentato appunto tre querele nei confronti della veggente: “A marzo 2023 ho letto un dispiaccio del Vescovo che invitava la gente a non andare sulla collina e ciò mi ha dato forza per presentare la prima querela per truffa aggravata poi un’altra querela per calunia e diffamazione e poi a luglio ho presentato una querela alla guarda di finanza denunciando gisella per associazione in delinquere, appropriazione indebita e falso in bilancio”.

MADONNA DI TREVIGNANO, SGRÒ: “HO VISTO VOLANTINI A LOURDES”

L’avvocato Sgrò, in studio a Storie Italiane, aggiunge: “Sono stata a Lourdes la scorsa settimana e sono rimasta sorpresa nel pubblicizzare viaggi per la Madonna di Trevignano, si parla di Notre Dame di Trevignano”, ed Eleonora Daniele aggiunge: “Escludiamo qualsiasi responsabilità di Lourdes”, ma la Sgrò aggiunge: “Questa cosa mi ha molto impressionato negativamente, se una cosa del genere arriva a Lourdes mi raccomando fino a dove può arrivare”.

Ricordiamo che la Chiesa ha ufficializzato che le visioni mariane di Giselle Cardia non esistono di fatto, di conseguenza fa specie pensare ad una pubblicità della stessa in un luogo fortemente di culto come appunto il santuario di Lourdes. Piccola polemica poi fra Solange Marchignoli e l’inviata di Storie Italiane: “Lo so che Roberta vuole vederla crocifissa”, ma Eleonora Daniele la interrompe: “Qui siamo dalla parte della verità e della giustizia”.