Storie Italiane torna ad occuparsi del caso della Madonna di Trevignano con le ultime novità, a cominciare dall’installazione di una cisterna per l’acqua dopo aver piantato centinaia di alberi. Roberta Spinelli, inviata del programma di Rai Uno, ha raccontato le ultime novità, spiegando in diretta tv: “L’indagine riguardante le lacrime della Madonnina sta andando a rilento per motivi ignoti, sono stati comunque nominati due periti per approfondire ancora di più il caso. La Commissione non si ferma, sta continuando a lavorare, attendendo Gisella Cardia, quindi vogliono andarci ancora più a fondo. C’è però un piano legale e spirituale”.



Quindi Spinelli ha proseguito: “Dal punto di vista legale la sentenza del consiglio di stato aveva tolto panche, teca e ciò che era abusivo, ma nonostante la zona sia attenzionata, una zona A di parco, hanno piantumato oltre cento alberi che formano croce e cuore, e hanno anche messo una cisterna gonfiabile non potendo costruire un pozzo. I lavori sono stati bloccati dai guardiaparco dopo la denuncia di alcuni cittadini, di conseguenza per domani, giorno delle apparizioni, i fedeli non avranno l’acqua santifica e salvifica come dichiarato da Gisella”.



MADONNA DI TREVIGNANO, TUTTE LE ULTIME DA STORIE ITALIANE

E ancora: “Non potendo fare il pozzo hanno installato una cisterna gonfiabile, un motore, una cosa non idonea ad un luogo dove ci sono animali, un parco, un’area agricola”. Eleonora Daniele chiede quindi se tale cisterna sia sicura: “Dov’è la sicurezza? Se passa un bambino…”. E l’inviata ha replicato: “Soprattutto non c’è un’autorizzazione. Non c’è stata una comunicazione ne tanto meno una richiesta di autorizzazione, quindi ci hanno comunicato che hanno bloccato tutto. Ci hanno detto che quando c’è l’acqua si gonfia”.



Roberta Spinelli ha concluso parlando delle ultime vicende inerenti la Madonna di Trevignano: “L’associazione Madonna di Trevignano aveva già una cisterna per annaffiare le piante che c’erano prima. Prima c’era una piccola cisterna, un piccolo bidone che riempiva settimanalmente una persona chiamata il giardiniere, ma adesso che hanno piantato più piante non basta più e hanno messo un pozzo gonfiabile”.