Qual è la posizione della Chiesa sulla Madonna di Trevignano e le presunte apparizioni mariane della sedicente veggente Gisella Cardia? Il caso è un vero e proprio limbo in cui si mescolano le accuse di truffa da parte dell’ex fedele numero uno della donna, Luigi Avella, e i presunti “miracoli” come le lacrime di sangue sulle statue e la “moltiplicazione degli gnocchi” mentre Gisella Cardia, riporta Ore 14, avrebbe fatto di tutto per dribblare l’attenzione del Vaticano dando buca agli esperti incaricati dalla Santa Sede per fare chiarezza su una vicenda sempre più in bilico tra sacro, profano e… penale.
Secondo quanto emerso, da mesi anche Papa Francesco vuole andare fino in fondo e capire cosa sta succedendo. L’indiscrezione sull’attenzione del Pontefice arriverebbe dal vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, attraverso le colonne del settimanale DiPiù: “Papa Francesco si è interessato alla Madonna di Trevignano così come tutta la Chiesa si è interessata. In generale, l’attenzione per questi avvenimenti c’è ed è altissima. La Chiesa vuole delle risposte e la commissione diocesana che ho istituito sta valutando tutto quello che ha fatto e ha detto la signora Cardia a partire dal 2016, l’anno in cui ha iniziato a riferire di parlare con la Madonna e di ricevere da lei i messaggi“. Anche gli esperti della commissione, però, si sarebbero trovati a fare i conti con una “veggente sfuggente”: “Quando Gisella deciderà di incontrarli – avrebbe aggiunto il vescovo nell’intervento su DiPiù –, quelli che in una indagine di questo tipo vengono definiti medici esterni la visiteranno e avranno modo di confrontarsi con lei. Il loro obiettivo è stilare un referto che possa fare chiarezza sulle sue presunte doti soprannaturali. Però, ripeto, purtroppo la signora Cardia non si è ancora fatta vedere. Per motivi suoi personali, gli appuntamenti che ci ha dato sono sempre disattesi e rimandati“. La Chiesa chiama, insomma, ma Gisella Cardia non sembrerebbe rispondere.
Madonna di Trevignano, Gisella Cardia e suo marito rischierebbero l’apertura di un fronte penale
Il rischio di un risvolto penale nella vicenda che riguarda la sedicente veggente Gisella Cardia e suo marito, Gianni, potrebbe farsi sempre più ingombrante se la coppia, riporta Il Corriere della Sera, non si presenterà all’ennesima convocazione dell’Ente Parco attivato per risolvere la questione dei presunti abusi edilizi legati alla realizzazione del “santuario” sulla collina delle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano che si trova nei pressi del lago di Bracciano. Se i coniugi Cardia non si presenteranno anche stavolta, riferisce il quotidiano, scatterebbe la denuncia.
L’incontro con i guardiaparco era saltato già il 13 novembre scorso per motivi di salute di uno dei due, ma quella delle prossime ore, per Gisella Cardia e consorte, sarebbe l’ultima “chiamata”: in caso di nuovo forfait, per i due si potrebbe profilare l’accusa di intralcio alla giustizia. Quello che si sa, per ora, è che la Procura di Civitavecchia avrebbe aperto un fascicolo senza indagati e senza una precisa ipotesi di reato. Sul fronte strettamente religioso, ma con evidenti potenziali ricadute anche dal punto di vista legale, la Chiesa sarebbe determinata a chiudere il cerchio nel più breve tempo possibile arrivando a fare piena luce sull’affaire Trevignano, forse già entro Natale, dopo l’avvio delle indagini da parte della commissione diocesana i cui risultati, però, risultano ancora secretati. Pochi mesi fa, davanti alle telecamere della trasmissione A sua immagine, Papa Francesco aveva messo in guardia i fedeli dai fenomeni delle apparizioni non ancora verificati, lasciando intendere un riferimento, seppur non esplicito, alla bufera intorno al caso della Madonna di Trevignano: “Quando una devozione mariana è incentrata troppo su se stessa non va bene“.