Storie Italiane ha aperto stamane con il caso della Madonna di Trevignano alla luce del decreto del Vescovo giunto ieri che chiude la vicenda definendo i fatti accaduti a Trevignano come “nulla di sovrannaturale”. In collegamento vi era Carlo, un ex fedele che ha sempre puntato il dito nelle ultime settimane contro i coniugi Cardia, e che oggi ha commentato così il “verdetto”. “Finalmente le autorità religiose si sono espresse, sono felice che si sia giunte a queste conclusioni. Non me lo aspettavo così presto, non ero ottimista. La mia paura è che ci siano ancora persone che credano nella signora Maria Giuseppa Scarpulla fra cui le persone a cui voglio bene”.



E ancora: “Sono sicuramente felice perchè il comunicato della commissione pone la parola fine a quella che è l’opera dei coniugi Cardia ora devo capire cosa comporterà per le persone vicine alla Scarpulla fra cui amici e persone a cui voglio bene. Io mi aspetto un aiuto per coloro che ancora credono nella signora Scarpulla e nella sua associazione di beneficenza. Serve una parola di conforto verso persone molto credenti, religiose alla ricerca della spiritualità”. E ancora: “La mia felicità non è totale, ci saranno anche dei risvolti dal punto di vista della magistratura”. L’ex portavoce di Gisella, intervistata sempre da Storie Italiane, aggiunge: “Se la conosco Gisella andrà avanti”.



MADONNA DI TREVIGNANO, LE PAROLE DEL VICESINDACO

Storie Italiane ha intervistato anche Luca Galloni, vice sindaco di Trevignano, che in merito alla vicenda ha spiegato: “Intanto un plauso per il decreto che accogliamo con grande favore e che mette la parola fine sul piano ecclesiastico a questa annosa vicenda, ora il lavoro dell’amministrazione procede, abbiamo chiesto al nostro legale di esprimere un parere in ordine alla compatibilità urbanistica dell’area e alle iniziative da assumere in contrasto, metteremo in campo ogni azione, faremo da contrasto alle manifestazioni di culto dell’associazione e la destinazione agricola dell’area, metteremo in campo tutte le iniziative amministrative”.



E ancora: “Questa tesi che avevamo preso in carico da tempo, ha necessità di avere un conforto legale, comunque confermo che il parere legale è in questa direzione, in contrasto alla manifestazione di culto e destinazione urbanistica dell’area, il decreto del vescovo ci dà una luce in più sul piano etico e morale. Sui tempi credo che si siano accelerati tantissimo per una serie di attività che sono state volte nel tempo anche grazie all’attivismo dei cittadino, non so dare una data certa ma sicuramente sarà estremamente spedito”.