Si torna a parlare del caso della Madonna di Trevignano a Storie Italiane e in collegamento vi era ancora Paola Felli, ex portavoce dell’associazione Madonna di Trevignano. Ieri uno sconto molto acceso in diretta tv, sempre durante il talk di Rai Uno, con l’avvocato di Gisella Cardia, Solange Marchignoli, e oggi Paola Felli ha voluto fare un po’ di chiarezza a cominciare dalla questione dei bilanci: “Le minacce fatte sono frutto dell’analisi dei bilanci che Gianni Cardia mi ha dato, quindi la signora Marchignoli deve prendere atto che i suoi assistiti mentono, io ho anche le prove delle voce che dicono che mi mandano i bilanci, che non devo farli vedere ai giornalisti e che sono per la mia tranquillità. Quel comunicato firmato dai coniugi Cardia dice il falso in quella parte”.
MADONNA DI TREVIGNANO, PAOLA FELLI: “DICONO CHE NON MI HANNO MINACCIATA…”
E ancora: “Quando dicono di non aver fatto le minacce, è la conseguenza della mia presa di posizione dopo aver visto i bilanci. Si può pensare che loro mentano anche sul fatto che io non abbia ricevuto minacce. Ho un messaggio della signora Cardia, agli atti, che mi chiede scusa per conto del marito e che mi invitava per il mio bene a non occuparmi più di queste cose. Siccome io sono sempre stata una persona seria, non ho mai detto nulla di falso, sono sempre stata in buona fede”.
E ancora: “I signori Cardia hanno mentito sul fatto che io non sapevo nulla dei bilanci è provato in modo inconfutabile. La falsa testimonianza va contro uno dei 10 comandamenti, domando come una persona che è in peccato mortale palesemente perchè ha detto falso faccia a prendere la comunione a Pasqua. Chi da loro l’assoluzione?”, ovviamente si attende la controreplica dei coniugi Cardia e dell’avvocato Marchignoli.
MADONNA DI TREVIGNANO, PAOLA FELLI: “C’ERANO IL VESCOVO E UN EX SINDACO DI ROMA…”
Paola Felli ha poi spiegato: “Quando stai in quella situazione mistica, di una persona che dice di avere un canale privilegiato con la Madonna, una cosa sponsorizzata da un vescovo, che faceva diciamo da garante. Non c’ero solo io, c’era anche un ex sindaco di Roma che frequentava Campo la Rosa, e arrivati ad un punto di esaltazione psicologica che non da più una visione reale delle cose, se ti dicono l’asino vola… più uno è credente e più uno si esalta”.
Paola Felli è tornata sui bilanci dell’associazione Madonna di Trevignano: “Per una onlus che si dichiara dispensatrice di beneficenza, trovare 5.000 euro di beneficenza che escono… ti viene da chiedere dove sia finito tutto quello che veniva raccolto? Una percentuale di beneficenza così irrisoria rispetto a ciò che entra?”. Paola Felli racconta di automobili, piante di ulivo, l’acquisto di un secondo terreno per ampliare la beneficenza: “Ma la beneficenza dove sta? Io ho messo la mia immagine al loro servizio per la beneficenza. Io ho detto di donare ciò che avevano alla Chiesa e di pregare e basta, ma loro hanno rifiutato”.