Storie Italiane ha aperto trattando a lungo il caso della Madonna di Trevignano e fra gli ospiti che hanno commentato la vicenda della veggente Gisella vi era anche Roberto Alessi, noto giornalista e direttore di Novella 2000. “Io non ho una grande simpatia per tutta questa storia – ha esordito in collegamento Alessi – però se sono passati sette anni, è anche perchè abbiamo l’articolo 19 della costituzione che garantisce la libertà di culto”. E ancora: “C’è una fortissima prudenza anche da parte del vescovo che non ha voluto rivelare nulla e nemmeno confermare l’incontro con Gisella. E’ giusto essere molto prudenti su questi casi”.



Quindi Alessi, sempre parlando della Madonna di Trevignano, ha proseguito: “Nel frattempo c’è una novità, in Vaticano si è formato un Osservatorio per le apparizioni mariane, e l’ha sottolineato anche Famiglia Cristiana dicendo che è stata formato dopo i fatti di Trevignano. Significa che vengono presi in considerazione casi che in un primo momento sembrerebbero fuorvianti, c’è un’attenzione maggiore di quella che hanno certi cronisti. C’è un ultimo particolare, l’Osservatorio e l’Accademia Mariana – ha concluso – sottolineano che i veri veggenti non chiedono mai soldi“. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MADONNA DI TREVIGNANO, LUIGI AVELLA: “GISELLA MI DISSE CHE DIO LA VOLEVA IN CIELO”

Si torna a parlare del caso della Madonna di Trevignano e della veggente Gisella negli studi del programma di Rai Uno, Storie Italiane. Ospite in collegamento vi era l’ormai noto ex fedele Luigi Avella, ma prima ha preso la parola l’inviata Roberta Spinelli, che ha raccontato: “Il nome Gisella è diventato un nome d’arte ed è stato preso dalla veggente dal 2016, così ci dicono le persone intervistate. Per quanto riguarda invece l’analisi fatta sul sangue della Madonnina, caso che poi venne archiviato, ha una motivazione: quando si fanno inchieste le persone devono essere affiancate da un legale ma in quel caso Gisella quando andò a far refertare le gocce di sangue, non vi era nessuno accanto a lei se non il marito, ed è per questo che sia probabile che non essendo state rispettate tutte le prassi che impone la legge ha archiviato”.



Poi Roberta Spinelli ha raccontato una novità: “Luigi Avella ha deciso di chiudere le interviste, con l’ultima chiacchierata con noi. Ci ha detto che il primo libro sulla Madonna di Trevignano è stato scritto nel 2017 ed è stato scritto da un Padre. Secondo lui la nostra verità sarebbe nera, falsa, dicendo invece di credere Gisella. La prefazione di questo libro è stata scritta da un giornalista che però ha fatto ora un passo indietro”.

MADONNA DI TREVIGNANO, L’ULTIMA INTERVISTA DI LUIGI AVELLA

Luigi Avella ha quindi preso la parola: “E’ l’ultima volta che appaio in tv e voglio raccontare una confidenza che mi ha fatto Gisella di cui ho prove di fronte a Dio e al magistrato. Gisella ha detto che sarà assunta in cielo, me l’ha detto durante un’estasi di Dio Padre che ha annunciato che avrebbe radunato Gisella e le sue persone, per portarla in cielo prima di morire”.

“Seconda cosa – ha proseguito Luigi Avella sulla veggente della Madonna di Trevignano – Gisella mi ha accusato di un incontro galante e io ho presentato tutta la messaggistica di Gisella. Sono stanco di essere accusato di essere un indemoniato, lei ha detto che avrei voluto incontrarla di notte per un incontro galante e l’ho querelata per calunnie e diffamazione”.