Luigi Avella, ex storico fedele di Gisella, la presunta veggente della Madonna di Trevignano, è stato intervistato questa mattina dal programma di Rai Uno, Storie Italiane. Le prime parole sono state per il famoso pozzo che l’associazione di Trevignano avrebbe voluto fare nella zona della cosiddetta collina delle apparizioni: “Non ho assistito allo scavo, mi è stato raccontato da Gisella che mi ha detto che è stato fatto un piccolo buco. Non si è proceduto a realizzare il pozzo perchè non è stata data l’autorizzazione nel 2019. C’è anche un motivo economico, il prezzo dell’escavazione sarebbe stato ‘scopribile’ solo alla fine, in base a ciò che si trovava durante gli scavi”, e sembra che fosse una spesa molto onerosa.
La trivellazione sarebbe comunque stata sovvenzionata da una grossa donazione: “E’ venuta meno una grossa donazione – le parole di Luigi Avella – una nobildonna che doveva fare questa grossa offerta ha chiesto cosa ne avessero fatto di quei soldi, anche più di 500mila euro. Il marito – secondo quanto spiega Luigi Avella – ha detto che di come sarebbero usati i soldi non doveva interessare. Mi assumo la responsabilità di quello che dico, queste persone sono arroganti da far tremare la terra”, parole da cui noi prendiamo le distanze.
MADONNA DI TREVIGNANO, LUIGI AVELLA: “GISELLA MI AVEVA DETTO…”
Il programma di Storie Italiane ha contattato l’Ente Parco in merito al famoso pozzo ed ha rassicurato sul fatto che stanno effettuando tutti i controlli e della presenza del foto non ne sapevano nulla: “L’Ente Parco farà un’ulteriore verifica per capire dove si trova questo buco e anche le piante messe sulla collina sono oggetto di indagine e denuncia”, ha precisato Roberta Spinelli, inviata del programma di Rai Uno.
Luigi Avella ha ripreso la parola parlando dei gialli della Madonna di Trevignano, spiegando: “Con il metodo ‘la Madonna di mi ha detto’, si è presa 120mila euro. Quando io sostenevo che le avevo dato i soldi per il santuario nessuno mi credeva, lei mi aveva detto ‘Che Dio mi ha detto di fare un santuario’. Il santuario non era solo mura del tempio ma erano anche aiuole, itinerari e via crucis… io ho speso un sacco di soldi, non basterebbe una settimane per dirvi quanto ho speso”. E ancora: “Qui ci troviamo dei reati che sono stati verificati e provati ma non accade nulla”.