Storie Italiane torna a trattare il caso della Madonna di Trevignano e della veggente Gisella Cardia. In collegamento vi era stamane Paola Felli, ex portavoce proprio dell’associazione Madonna di Trevignano che ha sottolineato come il fatto che il terreno sia stato “tolto” a Gisella Cardia non abbia cambiato le cose, visto che le preghiere si sono spostate da Trevignano al web, raggiungendo forse ancora più persone. “C’è sempre qualche cosa che non va qua attorno nel giardino o sulla macchina – spiega Paola Felli riferendosi alle numerose minacce ricevute nell’ultimo anno – ormai non querelo più nemmeno, sto sempre attenta ma non faccio un passo indietro, anzi io ho diverse cose da dire”.



Quindi ha precisato: “Ci sono 17mila iscritti sul canale Youtube, 1,7 milioni di visualizzazioni e io sono estremamente preoccupata, abbiamo spostato la cosa sul web e ora siamo online su tutto il mondo. Io so che al campo arrivavano dal centro Africa, dalla Bolivia e dal Portogallo arrivavano offerte. Il comune di Trevignano ha fatto un lavoro fantastico togliendo il terreno, è stato un discreto stop alla cosa ma si è spostato tutto sul canale, è una cosa preoccupante e dobbiamo riflettere su questa cosa, non si può non prenderne atto è un fenomeno che non è affatto scemato.

MADONNA DI TREVIGNANO, “DONAZIONI ANCORA ATTIVE”

Il pulsante delle donazioni sul suo sito è ancora attivo, la signora continua a dire che vede la Madonna quando in realtà non la vede perchè la Chiesa non la vede”. Don Antonio Coluccia, in studio a Storie Italiane, aggiunge: “Questa storia era già chiara fin dall’inizio quando l’abbiamo commentata. Non si può imporre perchè la Chiesa non impone ed è prudente”.



“Il comune ha dimostrato agire nei confronti di Gisella Cardia ma per tutte le cose ci vuole del tempo. Le persone quando vanno in giro a cercare i Santoni, dei miracoli, persone che parlano e vedono in nome di qualcun’altro. Se queste persone si sono lasciate ingannare, esercitano la propria libertà di poter seguire Gisella Cardia ma io penso che dobbiamo seguire il Vangelo, seguiamo i pastori che ci guidano e che ci possono guidare”.

MADONNA DI TREVIGNANO, Il RACCONTO DI LUIGI AVELLA

E ancora: “All’inizio anche qualche sacerdote ha seguito Gisella Cardia, e la Chiesa li aveva ammoniti e questo è stato un momento di confusione”. Storie Italiane ha parlato anche con Luigi Avella, ex fedele della Madonna di Trevignano che poi ha querelato Gisella Cardia: “Gisella l’ha sempre negato – racconta – ma io lo sostengo fino alla fine: mi ha detto che c’era un serpente nella mia vita che mi avrebbe fatto del male, mi ha detto Gisella che era un parente e io da quel giorno non ho dormito più”.



“Sono stato turbato da quella cosa poi un giorno mi ha chiamato mio fratello e mi ha detto che non avrei dovuto più frequentare Gisella e allora ho capito che quella persona cattiva sarebbe stato mio fratello. Ho chiuso i rapporti con lui perchè ho pensato che mio fratello fosse il demonio e questo mi ha creato dei problemi molto gravi”.