Nello studio di Storie Italiane si è tornati a parlare della Madonna di Trevignano, con particolare attenzione sulle recenti minacce rivolte a Paola Felli, ex portavoce dell’associazione di Gisella Cardia. Solo pochi giorni fa, raccontò agli stessi microfoni, “dovevo andare a fare una deposizione in procura e ho notato che la macchina era stata forzata e dentro c’era una sorta di cappio che penzolava”, accompagnato da alcuni legnetti a forma di croce e da un bigliettino nella sua abitazione con scritto ‘Tappati la bocca‘.
“Dopo il ritrovamento del biglietto con la minaccia”, ha spiegato il legale dell’ex portavoce della Madonna di Trevignano, “la signora ha accusato ed è sprofondata ancora di più nella paura e nell’agitazione. In questi giorni ha avuto la forza per depositare denuncia nei confronti di ignoti nella quale si dava atto della consegna del biglietto. Da lì è iniziato un periodo di riposo come consigliato del medico”. Paola Felli, infatti, “è provata ed è in un palese stato di angoscia, ansia, tensione e terrore“, ma l’inviata di Storie Italiane a Trevignano, che segue da sempre la storia della Madonna e di Gisella Cardia, ha spiegato che, fortunatamente, la denuncia per il cappio trovato nell’auto è già passata sulla scrivania della procura di Roma ed è stato nominato un Pubblico ministero, con indagini in corso e il presupposto che i legnetti, il cappio e il biglietto siano stati lasciati tutti da una sola persona.
Paola Felli: “Io portavoce dei danneggiati dall’associazione Madonna di Trevignano”
Paola Felli, che è ancora in stato di choc dopo la minacce, ha deciso comunque di intervenire durante la diretta di Storie Italiane, anche se non era presente personalmente in studio perché, ha spiegato, “sto aspettando il medico”. Dal conto suo per le minacce, che non è chiaro quanto siano collegate ai vertici dell’associazione Madonna di Trevignano, si dice “spaventata, ma determinata perché è un fatto che va indagato”.
Non riesce a capire, però, “a chi giovi questo mio stato di paura… Non riesco a buttare la spazzatura da sola la sera, se i cani abbaiano mi spavento e sono in condizioni che non posso ignorare, anche perché ho delle patologie in famiglia che portano ad attenzionare questi sintomi”. Approfondendo il tema delle minacce ricevute per essersi opposta a tutta la storia della Madonna di Trevignano, Paola Felli racconta che “mi sono recata sabato dai carabinieri, ho parcheggiato la mia macchina, che è ben riconoscibile, nei pressi dei Carabinieri e ho ritrovato entrambi gli specchietti girati all’interno e manomessi, volevano romperli ma si sono salvati”. Nonostante tutta la paura, però, promette anche di farsi “portavoce di questa battaglia” per tutti coloro che ancora credono a Gisella Cardia e, nonostante le difficoltà economiche, versano donazioni all’associazione della Madonna di Trevignano.