Il vescovo aveva consigliato di partecipare agli incontri di Gisella Cardia, ma oggi il campo era gremito per il presunto messaggio della Madonna di Trevignano. E la sedicente veggente è tornata a parlare, leggendo un discorso che si è preparata. “Vi sembrerà strano, considerando che siete abituati ad ascoltarmi a braccio, ma ho preferito scrivere perché puntualmente quello che dico viene travisato, estrapolato dal contesto e usato contro di me“. Il fatto che il vescovo abbia sconsigliato la partecipazione dei fedeli all’evento “non significa“, secondo Gisella Cardia, “che i fedeli siano obbligati a non partecipare“. Anzi, precisa, chi partecipa “all’incontro di preghiera non viola nessuna norma, è un consiglio“. A questo punto, cita gli avvenimenti di Medjugorje, evidenziando che “le stesse indicazioni” furono pronunciate dal primo vescovo e dagli altri dell’ex Jugoslavia, i quali non sconsigliavano solo ai fedeli di partecipare, “ma persino ai sacerdoti di organizzare pellegrinaggi“.
Nonostante ciò, per tutti questi anni fedeli e sacerdoti si sono recati lo stesso a Medjugorje a pregare, “perché sapevano di non vìolare nessuna norma. Sono nel 2019 Papa Francesco ha autorizzato i pellegrinaggi“. Poi Gisella Cardia mette le mani avanti: “Non dico che accadrà anche qua, è solo per rimarcare quanto accaduto lì“. Gisella Cardia ritiene che la Chiesa abbia fatto sempre così di fronte a tutti i casi di presunte apparizioni mariane e che sia giusto così per una questione di prudenza. Poi se la prende con la stampa, parlando di “un’onda mediatica del fango” che non lascia tranquilli gli esperti. “Un incalzante fragore mediatico che spesso non ha fatto un racconto genuino, ma ha alterato, deturpato e persino falsificato tutto quel che il cielo ha operato in questi anni per il bene di migliaia di persone“. Ma Gisella Cardia è fiduciosa riguardo le indagini sulla Madonna di Trevignano: “In tempi adeguati e con opportuna ponderatezza valuterà l’intero caso“. (agg. di Silvana Palazzo)
MADONNA DI TREVIGNANO, LA PRESA DI POSIZIONE DEL VESCOVO
Oggi, come ogni tre del mese, è previsto un “raduno di preghiera” in attesa del presunto messaggio della Madonna di Trevignano. Si terrà sul promontorio che affaccia sul lago, in via Campo delle Rose, nell’area privata che è di proprietà della Onlus presieduta dalla fantomatica veggente Maria Giuseppa Scarpulla, nota come Gisella Cardia. Un campo immerso nel parco regionale di Bracciano dove è allestito una sorta di Santuario che è oggetto di un’ordinanza di sgombero da parte del Comune di Trevignano. Nelle ultime ore, che per i seguaci di Gisella sono di attesa, è arrivata la presa di posizione del vescovo della diocesi di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, che sconsiglia la partecipazione a incontri pubblici, anche se di preghiera o catechesi, «che diano l’impressione o la certezza che la Chiesa abbia autenticato i fatti di Trevignano».
Come evidenziato dal Gazzettino, si tratta di una presa di posizione preventiva orientata a scoraggiare la partecipazione dei fedeli agli eventi dove si verificherebbero presunte apparizioni mariane, ma solo alla sedicente veggente Gisella Cardia, o pseudo miracoli come la lacrimazione della statuina della Madonna di Trevignano. Anche se le indagini della Chiesa non sono terminate, gli “orientamenti” tendono a escludere che si tratti di un fenomeno sovrannaturale e che la Chiesa possa riconoscerlo. Infine, il vescovo manda un messaggio anche agli uomini della Chiesa, affinché si astengano da intervenire pubblicamente sulla vicenda. (agg. di Silvana Palazzo)
TORNA OGGI IL “MESSAGGIO” DELLA MADONNA DI TREVIGNANO?
Come ogni terzo giorno del mese, anche oggi 3 giugno 2023 dovrebbe essere diffuso dalla presunta “veggente” Gisella Cardia l’altrettanto presunto “messaggio” della Madonna di Trevignano: la vicenda che ormai affolla i palinsesti dei programmi di cronaca e gossip – da “Storie Italiane” alla D’Urso passando per “La vita in diretta” e simili – torna di stretta attualità in quanto, secondo quanto ribadito da Gisella, ogni terzo giorno del mese gli appare la Madonna con messaggi da rivolgere poi all’intera umanità.
Lo scorso 3 maggio il presunto “messaggio” recapitato dalla Vergine a Trevignano Romano recitava così: «Figli miei, sono la Madre della misericordia. Figli cari, non abbiate paura perché Io vi sono sempre accanto. Figli, pregate sotto la croce del mio Gesù affinché possa aprire i vostri cuori e alimentarli dell’amore di Dio. Figli, pregate affinchè la Misericordia copra il mondo, soprattutto questa umanità che sta andando verso l’autodistruzione. Figli miei, ormai la giustizia di Dio dovrà fare la sua strada, pregate figli, pregate molto, la purificazione sarà dura ma necessaria. Ora vi benedico nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen».
MADONNA DI TREVIGNANO E ‘VEGGENTE’ GISELLA, L’ALTOLÀ DEL VESCOVO SAVI
Resta ovviamente da capire se si tratti con la Madonna di Trevignano di un caso di follia-truffa collettiva o se vi siano realmente le potenzialità di un avvenimento soprannaturale sulla scia di quanto accade ormai da oltre 40 anni in quel di Medjugorje. La Chiesa ha da tempo iniziato le indagini approfondite su quanto afferma la sedicente veggente Gisella Cardia ma in questi ultimi giorni – anche vedendo l’importante eco che derivava da intere programmazioni tv dedicate allo scontro tra “pro-Trevignano” e detrattori – si è fatto sentire direttamente il vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi.
Ogni giorno 3 del mese dal 2016, dopo un viaggio a Medjugorje, la Vergine apparirebbe a Gisella Cardia: eppure dalla Diocesi viene predicata estrema prudenza in quanto sono molti i dubbi che aleggiano sul conto di queste apparizioni. Dalla Commissione istituita dal vescovo arrivano però le prime indicazioni: «si sta ancora lavorando per reperire e approfondire ulteriori elementi, al fine di pervenire a un giudizio complessivo e definitivo da parte della chiesa nel rispetto delle norme della congregazione per la dottrina della fede – ora dicastero per la dottrina della fede – sul discernimento delle presunte apparizioni e rivelazioni private». Tale indagine, sottolinea la nota del vescovo che riportiamo qui sotto integralmente, richiede tempi adeguati, e opportuna ponderatezza: «Ora – prosegue la nota – , in attesa di tale giudizio, in base ai primi orientamenti a cui è giunta la commissione, tenendo conto della prudenza secolare della chiesa in casi come questo, si sconsiglia ai fedeli di partecipare a tali eventi, fino a un pronunciamento definitivo da parte della preposta autorità». Non solo quindi evitare improvvisati “pellegrinaggi” a Trevignano per assistere alle presunte apparizioni, ma anche prudenza ulteriore per tutti i sacerdoti in merito ai fatti legati a Gisella Cardia: «condotta discreta, prudente e rispettosa senza la quale non è possibile vivere la comunione ecclesiale, primo dono che gli autentici doni del cielo rafforzano; non si organizzino incontri pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano l’impressione o la certezza che la chiesa abbia autenticato i fatti di Trevignano; che i sacerdoti in particolare si astengano dall’esprimere pubblicamente, nell’esercizio del loro ministero, la loro opinione personale sul fenomeno; che i fedeli nutrano la loro comunione di amore con Maria, madre del signore e della chiesa, a partire dalla parola di Dio e dalla liturgia della chiesa, che sono il vero e reale luogo d’incontro quotidiano con colei che ci viene donata dalla Trinità quale segno di consolazione e di sicura speranza».