Una nuova ‘scure’ si abbatte sull’associazione Madonna di Trevignano, guidata dalla (ex, ma sempre sedicente) veggente Gisella Cardia, all’anagrafe Maria Giuseppa Scarapulla, diffidata solamente un mese fa vescovo di Civita Castellana ad interrompere i raduni esterni all’Ordine religioso. Oggi, invece, dopo un’ispezione fatta dai vigili urbani e dai responsabili comunali lo scorso 3 aprile, è stata emessa un’ordinanza di sequestro su quel famoso campo delle rose dove la Madonna di Trevignano ogni mese da diversi anni a questa parte si manifestava (o, almeno, così diceva Gisella Cardia) alla veggente, lasciandole dei messaggi premonitori sul futuro.



Al di là dell’aspetto propriamente religioso (al quale arriveremo tra poche righe), con il sequestro del campo della sedicente veggente si chiude definitivamente quella sorta di messa in scena nella quale Scarapulla coinvolgeva i tanti ignari fedeli che credevano alle apparizioni della Madonna di Trevignano. A porre il sigillo è stato lo stesso comune, spiegando che è stata accertata durante l’ispezione di inizio mese “la modifica di destinazione d’uso dell’area integrata da manifestazioni di culto in zona agricola”, con conseguente aumento di “affollamento e traffico” nell’area, incompatibile con il piano d’uso urbanistico.



Il parere del vescovo sui ‘miracoli’ della Madonna di Trevignano

Brutte notizie, insomma, per i centinaia di fedeli che tra poco più di una settimana si aspettavano di poter prendere alla (falsa) messa per la Madonna di Trevignano: ad accoglierli, infatti, non troveranno Gisella Cardia (peraltro assente al raduno di aprile) ma il sigillo del comune, che li intima di rispettare la diffida all’uso del campo. Il comune, nel frattempo, sta mettendo in piedi tutte le procedure amministrative necessarie a ripristinare lo stato originale del luogo, chiedendo all’Associazione Madonna di Trevignano di rimuovere “le opere abusive” e “interrompere ogni attività non idonea alla destinazione prevista” per il campo.



Tornando al già citato aspetto religioso della storia della veggente, si ricorderà che solo il mese scorso il vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, avevo pubblicato l’esito degli accertamenti della commissione diocesana, sottolineando che in quel campo (e nella vita di Gisella Cardia) “non c’è nulla di sovrannaturale“. La Madonna di Trevignano, infatti, non ha mai reso prove reali dei miracoli che diceva di aver compiuto (tra le altre cose i famosi gnocchi e la pizza moltiplicati nel momento del bisogno dei suoi fedeli), mentre nei messaggi che le avrebbe affidato la Santissima sono stati riscontrati “numerosi errori teologici“. Si attende, ora, la risposta di Gisella sul sequestro del campo tra l’ipotesi che contravvenga all’ordinanza (rischiando il carcere), oppure che sposti il luogo di culto: comunque sia, difficilmente questa sarà la fine della sua storia.