Storie Italiane ha aperto stamane con gli ultimi aggiornamenti inerenti il caso della Madonna di Trevignano, tenendo conto che ieri era il 3 gennaio, giorno delle apparizioni. Le telecamere del programma di Rai Uno hanno immortalato alcuni sacerdoti mentre confessavano i fedeli, nonostante le indicazioni del Vescovo di Civita Castellana che ha consigliato di non recarsi sulla collina fino a che non si faccia chiarezza sulla vicenda. Roberta Spinelli, in collegamento, ha spiegato: “I sacerdoti presenti erano 3, tutti incardinati, due confessavano e uno dei due che confessava si è tolto anche la stola, l’ha piegata, e ha anche suggellato il momento benedicendo dopo che Gisella ha letto il messaggio e salutato i fedeli. Questo lega a filo doppio ciò che avviene su quel terreno e la Chiesa. Chi va lì è convinto che vi sia anche solo un legame sottile con la Chiesa. Anche se la Commissione si dovesse esprimere dicendo che non c’è nulla di vero c’è un rischio”.



Ha quindi preso la parola Luigi Avella, ex fedele di Gisella, che ha spiegato: “Vedere dei sacerdoti che vanno sulla collina dopo che è uscito fuori che sono contro il Papa Francesco, definito mandante, queste persone sono per me scomunicate, lo dice un fedele e voglio essere smentito. Il pericolo è che io so già il finale di questa storia: avendo seguito per tre anni la setta, ciò che è stato deciso che la più grande gioia che possa arrivare a Gisella è che la commissione dia un parere negativo”.



MADONNA DI TREVIGNANO, I BILANCI DELL’ASSOCIAZIONE

Storie Italiane è entrata in possesso anche dei bilanci dell’associazione Madonna di Trevignano: “Sono i bilanci di cui tutti hanno parlato – il commento di Roberta Spinelli – finalmente riusciamo a farvi vedere i bilanci del 2021 e del 2022, che evidenziano che le donazioni sono sempre arrivate, con il 5 per mille hanno superato associazioni che fanno attività di volontariato”.

“Come sono stati spesi quindi questi soldi? Hanno superato Avis e WWF. Non abbiamo certezza che questi soldi siano destinati alle attività dell’associazione a e promuovere la legalità quando sul terreno si rappresentano irregolarità e abusi. Investono soldi su quel terreno – aggiunge Roberta Spinelli – e non su attività benefiche”. Gianluca Timpone “commercialista di Rai Uno”, aggiunge: “Leggendo i bilanci non vengono specificati gli utilizzi di questi soldi e se ciò che viene inserito nei bilanci corrisponde effettivamente alle motivazioni bancarie. L’associazione non può avere un utile, tutto ciò che incassa deve essere speso”.