Il campo delle preghiere per la Madonna di Trevignano non tornerà più nella disponibilità di Gisella Cardia: è stata respinta la richiesta di sospensione del sequestro che aveva presentato la sedicente veggente tramite il suo legale contro la confisca. Il Tar del Lazio ha confermato che l’area appartiene al Comune di Trevignano Romano. Se la Chiesa aveva già chiuso la vicenda con le pronunce della diocesi e del Vaticano, ora interviene l’autorità civile, confermando che quel campo, al centro di presunte apparizioni e dirette social ogni tre del mese, era usato in maniera abusiva.
Per il vicesindaco Luca Galloni la pronuncia del Tar è un successo non solo per il Comune, “ma per tutti coloro che credono nell’importanza del rispetto delle regole e della giustizia“. La decisione, dunque, è un messaggio eloquente sulla necessità di agire rispettando le regole.
Il caso è scoppiato a livello civile quando all’associazione guidata da Gisella Cardia col marito arriva l’ordine di fermare le loro attività e di togliere tutte le installazioni presenti, visto che l’area aveva una destinazione agricola e si trattava di un sovraccarico urbanistico non autorizzato. Infatti, oltre alla statua della Madonna di Trevignano, erano stati sistemati banchi e altri oggetti.
MADONNA DI TREVIGNANO, IL CAMPO AL COMUNE
L’associazione dietro al culto della Madonna di Trevignano ha impugnato gli atti, ma il Tar e il Consiglio di Stato hanno dato ragione alle disposizioni del Comune, respingendo le richieste di sospensione dei provvedimenti avanzate da Gisella Cardia e il marito tramite il loro legale.
Il Comune di Trevignano Romano in un comunicato ha ricordato che l’associazione non aveva rispettato le disposizioni, nello specifico lo stop delle attività e lo sgombero entro 90 giorni, quindi è stato acquisito tutto il campo. Ebbene, il Tar del Lazio ha confermato che l’azione del Comune è stata corretta e che è l’esclusivo proprietario del terreno, vicino al lago di Bracciano, come si evince anche dai registri immobiliari.
ALTRA “BATTAGLIA” IN VISTA PER GISELLA CARDIA?
Ma non è finita qui, perché il vicesindaco Luca Galloni, come riportato da Fanpage, ha annunciato che la priorità è quella di “ripristinare la reputazione della cittadina“, anche per questo non si escludono “possibili azioni” legali, come “la richiesta di risarcimento per danno d’immagine, per proteggere il buon nome di Trevignano Romano e restituirle la dignità che merita“.