A Mattino Cinque ampio spazio anche stamane al caso della Madonna di Trevignano e della veggente Gisella. Il vescovo ha chiesto la famosa madonnina che piange ma la veggente potrebbe rifiutarsi di consegnarla: “Nella precedente indagine – ha raccontato l’inviato di Mattino Cinque Paolo Capresi – è stato prelevato del sangue ed è stato poi comparato con il dna di Gisella, del marito e dei genitori. Presto, prestissimo – aggiunge – potremmo essere di fronte ad una grandissima sorpresa, una cosa sconvolgente, ma devo ancora fare delle verifiche, una cosa che potrebbe sconvolgere tutto il quadro di riferimento”.
In studio a Mattino Cinque vi era anche l’esperto Morocutti del Cicap, che ha mostrato delle foto riguardanti delle finte stigmate: “Se nessuno controlla può succedere di tutto e potremmo avere delle frodi. Non dico che la signora stia frodando ma senza controlli non si può arrivare alla realtà dei fatti”.
MADONNA DI TREVIGNANO, LA TESTIMONIANZA DEL FEDELE ROBERTO E DI PAOLO BROSIO
In collegamento anche il fedele Roberto, che a proposito della Veggente della Madonna di Trevignano ha spiegato: “Noi non abbiamo avuto modo di vedere le stigmate perchè Pasqua era già passata. Io non ho mai assistito ad apparizioni in cielo – ha aggiunto – emografie si e vi ho mandato delle foto. Però 10 minuti prima del rosario, lei puntualmente al secondo e terzo mistero si inginocchiava, guarda un punto fisso della stanza, diceva che appariva la Madonna e poi mostrava queste scritte sul braccio. I primi dubbi mi sono venuti per i messaggi che lasciava la Madonna, ci hanno allarmato. Io le facevo le foto per poi mostrarle al parroco e chiedere informazioni, e lui mi diceva di aspettare e vedere cosa succedeva”. Sulla madonnina che lacrima: “Mai viste le lacrime dagli occhi, trasudava su tutto il corpo, trasudava acqua, si formavano queste gocce che fuoriuscivano. Io l’ho toccata la Madonnina, era un po’ oleosa e il profumo era sempre lo stesso, era un profumo molto noto in quegli anni, nel 2016, perchè è di una marca famosa”. Roberto ha aggiunto: “Tutte le testimonianze che io e mia moglie stiamo lasciando sono a disposizione delle persone che stanno attraversando un po’ difficoltà e cercano risposte nella fede: piuttosto che recarsi da una veggente recatevi in Chiesa”. Ci sarebbe anche dei fedeli che darebbero denaro spontaneamente a Gisella: “Si conosco persone che hanno fatto questo gesto, parliamo di donazioni spontanee come quando accendi il cero in Chiesa, e le lasciavano 50 o 100 euro”. Sulle parole di Roberto la nostra redazione si discosta fino a prova contraria, anche perchè la veggente Gisella ha sempre parlato di donazioni spontanee eventualmente alla sua associazione.
Ha quindi preso la parola Paolo Brosio che ha aggiunto: “Padre Pio è l’unico stigmatizzato nella storia e questo non significa che altre persone non possano avere questo dono. Questa signora riceve contemporaneamente dei doni particolari e siamo a livelli di Padre Pio. Se questa cosa viene da Dio siamo di fronte a qualcosa di straordinario. Ricordiamoci che Padre Pio è stato sottoposto a controlli continui. Questo significa che se non c’è un controllo di una persona competente ed esperta noi staremo qui a parlarne mesi”. Poi Paolo Brosio ha aggiunto: “Io non ho mai visto dare del denaro a Gisella”. Poi Paolo Brosio ha svelato: “Mi ha scritto Gisella, è allucinante, non è vero, ho lasciato la statua al primo vescovo e anche il nostro dna”.