Erik Geiger, noto chirurgo plastico di Roma, fra i più affermati d’Italia, è stato ospite stamane del programma di Rai Uno, Storie Italiane. Si parla ovviamente di estetica, e le prime parole sono state sugli interventi esagerati: “Quando vidi la foto di Madonna in rete non ci potei credere, pensai ad un fake. Entriamo nel dismorfismo, alterata percezione di noi stessi e del proprio aspetto del corpo e penso che questo è successo anche a Madonna, è andata oltre”.



“La responsabilità di noi professionisti è fare che cosa? Noi non trattiamo della patologie come le intendiamo di solito, ma lavoriamo su disagi per generare un benessere psicofisico e nel momento in cui vediamo la foto di Madonna capiamo subito che c’è qualcosa che non va. Già alla prima visita possiamo capire chi abbiamo davanti e se quello che andremo a fare può genereare bene o male e soprattutto abbiamo la responsabilità di non creare dipendenza”. E ancora: “Madonna è intervenuta sulle guance, è un intervento che va molto di moda perchè aumenta il volume dello zigomo, ne ha fatto di cosine”.



ERIK GEIGER: “COLORO CHE SI APPROCCIANO ALLA CHIRURGIA ESTETICA SONO SPESSO ‘IGNORANTI’”

Roberto Alessi, in collegamento con Storie Italiane, ha aggiunto sempre su Madonna: “Se la vedi ferma, io l’ho vista in Puglia, sembra una foto photoshoppata, poi se si muove si vede che ha 64 anni e non ha i movimenti di una 30enne. E’ una cosa sfuggita di mano ma poi si entra nel patetico”. Erik Geiger ha ripreso la parola: “Abbiamo ereditato dagli americani un concetto che è quello di accompagnare le persone in un processo di invecchiamento, si può intervenire ma senza stravolgere. Ciò che ha fatto Madonna è un qualcosa legato ad un’alterata percezione di noi stessi, la differenza è davvero tanta”.



Il chirurgo plastico ha quindi proseguito e concluso: “C’è molta ignoranza in questo campo, a volte la gente ignora ciò che è corretto chiedere. Non dobbiamo dimenticarci che viviamo in un mondo dove l’apparenza conta di più della sostanza e rischiamo di fare scelte non consapevoli e pericolose. Quante volte abbiamo raccontato di fare interventi nelle case?”.