Il ‘caso’ che ha sconvolto la provincia di Vibo Valentia, ovvero la statua della Madonna che ‘piange’ a San Gregorio d’Ippona, potrebbe essersi definitivamente “risolto”: il liquido rosso fuoriuscito dagli occhi della statua dell’Immacolata Concezione non sarebbe sangue. Questo è il responso, ancora informale, dopo le prime analisi scientifiche disposte dal sindaco di San Gregorio Pasquale Farfaglia e cominciate in anteprima su “Il Vibonese”: «Il responso, seppure informale, arriva a seguito delle analisi effettuate nel laboratorio Salus-Mangialavori di Vibo Valentia».



La Madonnina di proprietà della donna più anziana del Paese (99 anni) è diventata “famosa” a livello nazionale dopo che la badante della signora aveva notato quel colore rossastro sotto gli occhi della statua: il sindaco a quel punto aveva fatto apporre i sigilli sull’intera area per controllare di che origine fosse quello strano e sconvolgente “pianto”.



GLI ESITI DELLE ANALISI SULLA MADONNINA DEL VIBONESE

«Lunedì mattina il sindaco consulterà la Curia Vescovile e subito dopo si rivolgerà all’Arpacal che dovrà esaminare nuovamente il liquido, chiarendo la natura della sostanza», spiega “Il Vibonese” secondo le ultime novità emerse dalle analisi scientifiche. La statua della Madonnina, alta 50 cm, è posizionata nel giardino dell’anziana proprietaria nel centro di San Gregorio d’Ippona. Nulla viene escluso in quello che, non certo per la prima volta, potrebbe anche essere catalogato come «evento non spiegabile scientificamente»: al momento però, riporta Zoom24.it, le prime analisi parrebbero suggerire una possibile bravata dietro a quel “finto sangue” sgorgato dalla Madonna. Ai media locali il sindaco di San Gregorio ha comunque promesso di andare a fondo dell’origine di questo particolarissimo fenomeno visto tra l’altro vicino a Matera solo lo scorso aprile, per la precisione a Pisticci Scalo.

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