Il caso della Madonna di Trevignano è riapprodato a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, giovedì 9 marzo 2023. L’inviata del programma, Roberta Spinelli, ha raccolto in esclusiva la testimonianza del signor Luigi: “Credevo a queste visioni della veggente Gisella Cardia. Personalmente, ho anche visto la Madonna di Trevignano piangere lacrime umane, eravamo sei persone in tutto. Nessuno ha toccato la statua, non erano però lacrime di sangue”.



A un certo punto, l’uomo ha raccontato: “Decisi di allontanarmi da Trevignano perché avevo paura del marito di Gisella. Stava come un cane mastino a osservare che qualcuno non dicesse qualcosa che potesse mettere a repentaglio quelle visioni o rubare qualcosa sulla collina. A un certo punto, fui nominato direttore dei lavori presso il Comune per costruire una recinzione costosa sul luogo delle apparizioni e, recandomi lì, vidi che c’erano due operai sulla collina. Uno di essi era una persona che conoscevo e sapevo che era un libero professionista. A quel punto, ho capito che erano operai di una ditta che non esisteva e, inoltre, il preventivo era troppo alto (all’incirca 12mila euro, ndr). Avevo le fette di prosciutto davanti agli occhi. Ho litigato e me ne sono andato”.



MADONNA DI TREVIGNANO, TESTIMONE: “HO SCOPERTO TROPPE INCONGRUENZE E HO PUBBLICATO LIBRI”

Il testimone che ha preso la parola a “Storie Italiane”, a quel punto, ha rivelato di essersi chiuso in assoluto silenzio. Dopo un anno, però, “mi sono venuti i dubbi. Sono andato a leggere i 580 messaggi della Madonna di Trevignano, e attraverso i miei studi ho scoperto assurdità. Ho quindi detto pubblicamente che le apparizioni sono false e, quindi, la veggente mi ha chiamato dicendo che la Madonna non era contenta di me. Mi sono messo in contatto con il precedente vescovo e con il parroco di Trevignano, a cui è stato consegnato un dossier di 25 pagine. Gli adepti mi hanno attaccato sul mio profilo social”.



Il signor Luigi ha ritenuto di pubblicare gratuitamente tutti i suoi libri sulle apparizioni della Madonna di Trevignano per “non lucrare sulla vicenda, dicendo tutte le incongruenze che avevo scoperto e mettendo in guardia i fedeli. Scrivendo il libro, sono venuto a conoscenza che il sacerdote che andava dalla veggente e le stava accanto il 3 di ogni mese, era stato scomunicato dal vescovo e, tra l’altro, gli era stato vietato di esercitare le sue funzioni”.