MADONNA DI TREVIGNANO, LA VEGGENTE CONDANNATA PER BANCAROTTA

Gisella Cardia, la veggente 53enne che da cinque anni sostiene di parlare con la Madonna di Trevignano, ha tenuto una conferenza stampa dopo alcune notizie che l’hanno riguardata. La donna è stata infatti condannata per bancarotta fraudolenta con pena sospesa per il suo passato da imprenditrice. Il vescovo ha inoltre aperto un’inchiesta sul presunto miracolo della quale sarebbe testimone. Come spiega Storie Italiane, il primo punto emerso dalla conferenza stampa è che Gisella non ha nessuna difficoltà ad incontrare il vescovo, con il quale vorrebbe parlare nonostante l’indagine aperta, a detta della donna, “per pressione mediatica”.



La veggente, come abbiamo detto, è stata condannata in primo grado per bancarotta fraudolenta: lei ha parlato di leggerezza del passato, senza dolo. “Le notizie che sono apparse e che hanno avuto una vasta risonanza, non mi hanno stupito. In questo Paese siamo abituati a fare notizia spacciando per certezza ciò che certezza non è. Si tratta di una sentenza di primo grado senza motivazioni” ha spiegato la donna. Al momento la condanna è infatti di primo grado: si dovrà dunque attendere il terzo per avere la certezza della condanna.



La Madonna di Trevignano avrebbe predetto la guerra e…

Gisella, in conferenza stampa, ha parlato poi della Madonna di Trevignano, che a suo dire piangerebbe sangue, ma non sarebbe la sola: avrebbe pianto anche l’immagine di un Cristo acquistata a Roma. La statua e l’immagine non vengono portate fuori dalla casa, per preservarle. Secondo Gisella, ogni 3 del mese, alle ore 15, la Madonna dà dei massaggi. Dei fedeli che hanno partecipato più volte a questi incontri hanno raccontato che, alla quarta preghiera del rosario, la donna si inginocchia e la Madonna inizia a parlare. Secondo quanto spiegato ancora dall’inviata di Storie Italiane, la Madonna avrebbe predetto la guerra e il Covid.



Come sottolineato ancora dall’inviata di Storie Italiane, presente alla conferenza stampa della veggente, Gisella non chiede dei soldi ai fedeli ma ha un’associazione alla quale è possibile fare delle donazioni che hanno permesso di acquistare un terreno. Ci sono poi le varie convenzioni con alcune strutture ricettive. “Dobbiamo capire cosa effettivamente succede per poi scegliere se crederci o non crederci”, ha spiegato la donna in conferenza.

MADONNA DI TREVIGNANO, LA VEGGENTE GISELLA: “A MEDJUGORIE…”

Gisella, la veggente della Madonna di Trevignano, ha tenuto stamane una conferenza stampa in cui ha raccontato la sua storia, trasmessa in esclusiva da Mattino 5: “Ci siamo incontrati e sposati in 5 mesi – dice riferendosi al marito – eravamo talmente felici, era così bella la nostra storia d’amore, che ci è sembrata una grazia. Non eravamo fedelissimi, non andavamo tutti i giorni in Chiesa, abbiamo pensato che fosse una grazia quindi siamo andati a Medjugorje per ringraziare la Madonna. Lì abbiamo avuto un incontro particolare con una donna che mi ha detto che la Madonna mi stava abbracciando e che mi avrebbe dato tanti doni e tante grazie, e mi disse anche qualcosa riguardante l’inizio del mese”.

E ancora: “Io in quel momento stavo pregando affinchè il matrimonio mi mandasse anche dei figli perchè avevo 38 anni. Poi abbiamo fatto delle foto con questa signora, ma riguardando le foto ci siamo resi conto che questa signora non c’era più, non so se fosse un angelo”. La veggente della Madonna di Trevignano ha proseguito: “Abbiamo quindi acquistato questa statuina della Madonna e portandola a casa dopo qualche tempo ha iniziato a trasudare, quindi a bagnarsi di lacrime bianche e poi di sangue.

MADONNA DI TREVIGNANO, LA VEGGENTE GISELLA: “NON ABBIAMO CHIESTO TUTTO QUESTO”

“Noi non l’abbiamo chiesta, cercata ne voluta, non cercavamo questo e ogni tanto io le dico una cosa che sento nel cuore. Dico alla Madonna: ‘Non so se è giusto tutto questo, mi sento un po’ fregata’. L’inizio è stato così meraviglioso e bello, poi sono arrivate tante mazzate. Forse è una prova? E’ questo che il Signore vuole? Allora lo faccio e lo faccio per lui. E’ gravoso e pesante perchè ho pianto tanto, ho chiesto che mi si togliesse tutto questo, ma quando senti la voce della Madonna che ti dice ‘Anche tu vuoi lasciarmi da sola?’, allora ho deciso di portare avanti questa Croce, so che è pesante ma la porterò avanti con amore”. Gisella, veggente della Madonna di Trevignano porta i guanti ma ha preferito evitare di parlarne: “Sono cose intime, ne parlo per me. Ci sono le stigmate? Preferisco tenerle per me, credo che non sia di interesse pubblico”. Sulle apparizioni Gisella ha spiegato: “Mi appare con un cambio d’abito, come una persona normalissima. La vedo in piedi, giovane. Lei mi parla tutti i giorni e mi conforta”.

Gisella, tramite un’associazione Onlus raccoglie dei fondi che sono destinati ai bisognosi, come ad esempio le madri in difficoltà: “Così possono andare al supermercato o magari pagare le bollette”. La veggente di Trevignano ha anche un Gesù che lacrima: “Si è un quadro che piange sangue”. La Madonna di Trevignano aveva previsto anche il covid, ha raccontato ancora la veggente: “Mi aveva detto che un virus sarebbe arrivato dalla Cina, e mi ha parlato anche della guerra con la Russia e poi di un conflitto con la Cina. Io ascolto e scrivo per paura di dimenticare. A chi pensa che sia una montatura dico di venire e vedere, è tutto alla luce del sole”. Gisella ha parlato anche di miracoli avvenuti: “Alcune persone che non potevano rimanere incinta hanno avuto dei bimbi… Sono 7 anni che ho un dialogo con la Madonna, finchè sono supportata da lei e da Gesù vivo tutto questo con grande coraggio. Che profumo emana? Rose misto a fiori”.