Storie Italiane si è occupato stamane del caso di Carlo Vittorio e della mamma, accusata di iper cura. Il ragazzo è stato tolto alla madre, dopo denuncia tra l’altro dei famigliari, finendo in una Rsa dove il povero Carlo Vittorio ha iniziato a dimagrire. La novità degli ultimi giorni è che il ragazzo è potuto finalmente tornare a casa per tre giorni a settimana, con la speranza che il tutto si trasformi in una permanenza nella sua abitazione a breve.
“Carlo Vittorio è tornato a casa – le parole di Patrizia, la madre, in diretta tv – e già venuto qui due volte, è stato bellissimo, erano due anni che non entrava in casa ed è stata per tutti un’emozione grandissima, si è lasciato coccolare tutto il tempo, eravamo strafelici, è andato tutto bene”. E ancora: “Voleva solo coccole, amore, compagnia e affetto, ha vissuto tanta solitudine in questi posti, aveva dei momenti di socializzazione con i più anziani ma poi era sempre da solo, lui era il più piccolo là”.
CARLO VITTORIO TORNATO A CASA: “MI HA CHIESTO IL CIBO E DI LEGGERE”
Poi ha chiesto di mangiare: “Mi ha chiesto il cibo, mi ha fatto l’elenco di cosa voleva mangiare, è andato tutto bene. Poi chiede tanto di studiare, vuole leggere. In tre giorni è aumentato un chilo e mezzo”. La posizione della madre nel frattempo è stata archiviata: “E’ stata sciolta la riserva – ha spiegato l’avvocato della mamma di Carlo Vittorio a Storie Italiane – Carlo Vittorio è rientrato a casa con assistenza infermieristica, i prossimi passi sono che a fine giugno ci sarà un’udienza interlocutoria che valuterà felicità e benessere di Carlo Vittorio nei giorni di rientro a casa, sono un po’ titubante sulla necessità di visionare la felicità di un rientro a casa di un ragazzo che non aspettava altro, e ovviamente il nostro desiderio è che Carlo rientri subito a casa senza alcuna assistenza infermieristica e che la mamma sia nominata amministratrice di sostegno, lei lo conosce e può prendere le decisioni nel migliore dei modi”.
La mamma di Carlo Vittorio ha ripreso la parola concludendo: “Io rivoglio mio figlio a casa subito, dopo tre giorni in casa quando lo riaccompagno in Rsa mi dice di stare la con lui. Deve riprendere la socializzazione, quando usciamo fuori ha paura, è vissuto per due anni in isolamento, è regredito totalmente”.