C’è una svolta nelle indagini sulla morte di Rosa Gigante, madre del salumiere Donato De Caprio diventato una star su TikTok. La donna, 72 anni, sarebbe stata uccisa nel quartiere Pianura di Napoli al culmine di una lite e, riporta Ansa, poche ore fa sarebbe stata fermata una vicina di casa. Sul corpo della vittima sarebbero presenti evidenti segni di aggressione e tracce di un principio di combustione, elemento che richiamerebbe il tentativo, da parte di chi ha commesso l’omicidio, di bruciare il cadavere.



La Polizia, secondo quanto appreso dall’agenzia di stampa, avrebbe sottoposto a fermo una donna di 47 anni ritenuta gravemente indiziata del delitto. Il corpo senza vita della madre di Donato De Caprio sarebbe stato trovato dagli agenti della Squadra Mobile e del commissariato Pianura all’interno di un’abitazione di via vicinale Santaniello. Le indagini si sarebbero subito concentrate sulla posizione della 47enne, vicina della vittima, che secondo gli investigatori avrebbe aggredito l’anziana nel contesto di un litigio per futili motivi.



La madre di Donato De Caprio uccisa a Napoli: la prima ricostruzione dell’omicidio

La notizia dell’omicidio di Rosa Gigante, madre del popolare salumiere Donato De Caprio affermatosi come “food influncer” e tiktoker diventato celebre sui social per i suoi panini, incorniciati dal tormentone “Con mollica o senza?“, si è abbattuta sulle cronache poche ore fa. La donna, che avrebbe compiuto 73 anni il prossimo 26 agosto, sarebbe stata uccisa al culmine di una lite per presunte questioni di vicinato. Futili motivi, secondo una prima ricostruzione riportata dall’Ansa, su cui sarebbe in corso un’indagine della Polizia.



Di poche ore fa la svolta, con il fermo disposto a carico di una vicina di casa della vittima, una 47enne che ora sarebbe la principale sospettata dell’omicidio. Stando a quanto finora emerso, fin dai primi accertamenti si sarebbe fatta strada l’ipotesi di un delitto: il cadavere presenterebbe evidenti segni di un’aggressione e persino un principio di combustione. Questo avrebbe immediatamente indirizzato gli inquirenti sulla pista omicidiaria e sullo scenario di un tentativo di dar fuoco al corpo. Ansa riporta inoltre che, da una prima fase delle indagini, sarebbe trapelata l’ipotesi di un litigio esploso per questioni futili e in particolare per il presunto furto della posta. Una cornice che al momento resta ancora tutta da chiarire.