Madre denuncia figlio tossicodipendente per rapina dopo averlo visto rientrare in casa con la refurtiva, una borsa piena di banconote e gratta e vinci. Il ragazzo aveva anche annunciato il furto dicendo chiaramente prima di uscire: “Mamma, vado a fare una rapina”. La donna 60enne, che ha affermato di aver vissuto un incubo per 15 anni a causa di questi problemi, tra reati e abusi di droga da parte del figlio, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera nella quale ha detto di non essere pentita di aver chiamato i Carabinieri per farlo arrestare perchè: “Quella era la cosa giusta da fare, andava fermato“.



Quando l’ho visto rientrare con la borsa sono rimasta sconvolta perchè si è seduto al tavolo e mi ha detto: mamma vieni a grattare con me“, una scena surreale, che ha portato la donna a capire che era stato toccato il fondo e che suo figlio aveva bisogno di aiuto. Quando poi le forze dell’ordine sono entrate in casa casa il ragazzo si è reso conto della situazione e ha detto: “Li hai chiamati tu?“,  un momento che la madre ha definito come quello più difficile da affrontare, insieme a vedere che lo stavano portando via.



Madre denuncia figlio tossicodipendente per rapina: “Forse mi odierà ma doveva essere aiutato”

La madre che ha fatto arrestare il figlio tossicodipendente dopo una rapina racconta al Corriere della Sera il particolare disagio che dopo anni si può provare a fare un gesto simile, spinto dalla disperazione di dover convivere con una persona che abusa di sostanze come cocaina e crack e l’impossibilità di fare qualcosa per aiutarlo. “È mio figlio. Quel figlio che ho tanto desiderato e messo al mondo con tanti sacrifici, sottoponendomi a cicli di terapie. L’ho cresciuto come un “principino”, ma non è stato mai abbastanza“, ha detto la donna, aggiungendo che suo figlio, come tanti altri ha preso la strada sbagliata nel desiderio di fare una bella vita e dopo aver perso il lavoro.



Ora la speranza della 60enne è quella che il ragazzo finalmente possa essere inserito in un programma di recupero entrando in comunità: “Ha bisogno di aiuto e, da madre, voglio sperare che questa sia l’occasione giusta. Se mi odierà, pazienza“. E conclude con un consiglio ricolto ad altri genitori che stanno vivendo lo stesso incubo: “Non aspettate sperando che i problemi si risolvano da soli, con la droga non succede mai