A differenza del padre, di cui spesso ha ricordato la mancanza dal momento che non sempre riusciva a vedere per via di impegni di lavoro, la madre di Nadia Toffa è stata più volte citata dalla Iena durante i mesi della sua malattia e un ricordo molto tenero è contenuto nel suo libro, “Fiorire d’inverno”, in cui parla del fatto che il tumore in un certo qual senso le ha restituito una parte dell’infanzia che aveva per così dire ‘saltato’. “La malattia mi ha restituito di pezzi di infanzia, di carezze, di abbandono e affidamento” aveva detto nel corso della sua intervista a Silvia Toffanin a “Verissimo” (qui il video completo). La Iena infatti ha spiegato che da piccola era tremenda ed è sempre stata molto indipendente: “Santa mamma, quante ne ha passate! Adesso è lei che si cura di darmi tutte le medicine da prendere: ho un cocktail di farmaci che non vi dico” scherzava la Toffa pur commuovendosi nel ricordare quanto la madre facesse per lei. “Lei una volta mi ha detto: ‘Meno male che adesso posso aiutarti!” ha ammesso la giornalista, accennando al fatto che, rispetto a quando da adolescente era una ribelle ed indipendente, era poi diventata lei quella che a causa della malattia si era dovuta affidare all’amore della mamma. (agg. di R. G. Flore)
QUANDO DICEVA AGLI HATERS, “COSI’ FERITE MIA MAMMA”
Arriva come un pugno nello stomaco la notizia che Nadia Toffa è morta. Qualcosa di cui non avremmo mai voluto scrivere, per quanto il suo silenzio sui social non avesse fatto altro che alimentare la sensazione che purtroppo non tutto stesse andando per il verso giusto nella sua battaglia contro il cancro al cervello. Ora a piangere la sua scomparsa sono i fan, il pubblico di Italia uno delle Iene, gli amici, ma più di ogni altro la sua famiglia. E chi le voleva bene più di ogni altro al mondo se non la madre? Quella madre a cui Nadia Toffa, con quell’atteggiamento spiazzante, tipico di chi ha coraggio da vendere, un cuore grande che pensa prima agli altri e poi a se stessa, non aveva fatto mistero di pensare come alla prima delle sue preoccupazioni. Lo aveva fatto in un’intervista a “Il Corriere della Sera”, in cui aveva ammesso:”Ho paura che mia madre resti sola. Penso che le madri non dovrebbero mai restare da sole, senza i figli. È troppo”.
MADRE NADIA TOFFA, SEMPRE ACCANTO ALLA FIGLIA
Una figlia coraggiosa, Nadia Toffa. Ma che forse questa sua qualità la aveva ereditata dalla mamma. Perché non è facile, per un genitore, assistere alla battaglia più difficile di una figlia accettando l’impotenza che ne deriva, l’incapacità di aiutare materialmente, se non con la propria presenza. E questo ha fatto la mamma di Nadia, ha affiancato la sua amata creatura in maniera discreta, silenziosa rispetto ad un mondo dei social fatto sì di migliaia di fan affettuosi ma anche di haters senza scrupoli. La madre di Nadia Toffa c’è stata, come il fido scudiero accanto ad un guerriero prima e dopo la battaglia. Spesso con un sorriso, come ad aprile, quando l’aveva accompagnata al San Raffaele di Milano per l’ennesima seduta di chemioterapia, scegliendo di apparire accanto a lei in una foto che oggi fa ancora più male.
NADIA TOFFA AGLI HATERS: “COSI’ FERITE LA MIA MAMMA”
In quell’occasione era stata Nadia Toffa a commentare:”Buongiorno ragazzi; oggi giorno di chemioterapia. Si sorride sempre; oggi poi ho una compagna d’avventura speciale. La mia dolcissima mammina. Baci solari e viva la vita sempre. Buona giornata amici carissimi”. Quella dolcissima madre verso la quale, come si è visto, Nadia ha nutrito sempre uno sconfinato senso di protezione. Pure quando gli odiatori social le auguravano la fine peggiore, una morte tra le sofferenze, Nadia ha chiesto rispetto non tanto per sé stessa, quanto nei confronti di una donna che non aveva la sua stessa corazza per fare fronte alla valanga di odio. Così è stato anche in quell’occasione su Instagram, sotto quella foto insieme. E ancora una volta Nadia era intervenuta:”Agli stronzi che mi danno per morta o mi augurano la morte con fake news dico “ferite soprattutto la mia dolcissima mamma””. Ora è finita per davvero, ma compito degli amici, di chi le voleva bene, sarà esaudire uno dei suoi ultimi desideri, impedire che il vuoto del cuore di una mamma senza figlia sia se non colmato almeno lenito il più possibile dalla presenza di chi a Nadia teneva veramente.