A Palermo una 70enne ha strangolato la figlia 40enne, dicendo poi alle forze dell’ordine di averla uccisa in quanto depressa. “Venite, ho strangolato mia figlia”, questa la chiamata che il 118 ha ricevuto nella serata di ieri in quel del capoluogo siciliano, e quando il personale sanitario è arrivato presso l’abitazione segnalata, per la 40enne non vi era già più nulla da fare, uccisa nella casa dove viveva con la madre, la sua assassina. L’omicidio, come riferisce RaiNews, è avvenuto attorno all’ora di cena di ieri, presso il quartiere Bonagia, e sul posto si sono recati gli uomini del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna, di anni 44.



Stando a quanto emerso in seguito sembra che la vittima soffrisse di una grave forma di depressione, ed evidentemente tale situazione psichica pesava in maniera importante sulla convivenza fra le due donne al punto che la madre è arrivata ad uccidere la figlia. Sul cadavere le autorità hanno rinvenuto degli evidenti segni sul collo lasciati da una corda utilizzata dalla 70enne per strangolare appunto la figlia malata.



70ENNE UCCIDE LA FIGLIA 44ENNE A PALERMO: LA MADRE HA AMMESSO LE SUE COLPE

La madre non ha negato quanto fatto, tornando ad accusarsi una volta che sono giunti nella sua abitazione gli agenti della volante, ma in ogni caso gli inquirenti della squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore di turno, non escludono alcuna pista e vogliono prima vederci chiaro, indagando in maniera accurata per poi tirare le somme. Come sottolinea RaiNews, infatti, gli inquirenti avrebbero un po’ di dubbi per via dell’età della madre, che potrebbe non aver avuto la forza di strangolare la figlia, inoltre bisognerà capire se al momento dell’assassinio le due donne fossero sole in casa o c’era qualcun’altra.



Una volta fermata la settantenne è stata portata presso gli uffici della squadra mobile dove poi è stata interrogata alla presenza del suo avvocato, mentre l’abitazione è stata transennata e sul posto vi sono gli esperti della scientifica per rilevare ogni possibile traccia. Si stanno anche ascoltando testimonianze dei vicini di casa e famigliari per avere un quadro completo della vicenda.