Una madre ha ucciso il pedofilo che anni fa abusò dei suoi tre figli. Ora, i tre ragazzi hanno espresso gratitudine per il gesto della madre: “ci ha fatto sentire più sicuri, ma non ha fermato gli incubi”. I tre ragazzi, che oggi hanno tra i 19 e i 20 anni, hanno rilasciato una lunga e intensa intervista alla BBC, rinunciando al diritto dell’anonimato per raccontare la loro storia e il gesto compiuto dalla loro madre, Sarah Sands. Una storia, la loro, che aveva sconvolto l’intero Regno Unito.
Il primo a rompere il silenzio è stato il fratello maggiore, che all’epoca aveva 12 anni, imitato subito dai due fratelli gemelli, abusati dal pedofilo all’età di 11 anni. “Non nego di aver pensato ‘tanto di cappello a mia madre’” hanno dichiarato le tre giovani vittime, abusati dal 77enne che viveva dall’altra parte della strada rispetto a loro e che aveva ottenuto la loro fiducia, attirandoli nella sua abitazione e aggredendoli sessualmente. “Non ha fermato gli incubi. Ma ci ha dato un senso di sicurezza perché non dovevamo camminare per strada pensando che sarebbe arrivato da dietro l’angolo” hanno spiegato nell’intervista concessa alla BBC. Uno dei fratelli più piccoli ha dichiarato che è stato “bello sapere che era morto“.
Madre uccide pedofilo, ora è libera: “non provava rimorso”
Sarah Sands ha ucciso il 77enne pedofilo che aveva abusato dei suoi tre figli nel 2014. L’uomo, che come è emerso in seguito aveva cambiato identità per nascondere i ventiquattro precedenti per pedofilia che aveva già alle spalle, era il dirimpettaio della casa in cui la famiglia si era appena trasferita, in un sobborgo londinese. Nell’intervista alla BBC, la donna ricorda di aver pensato che lui fosse “un vecchio adorabile” e di avergli tenuto compagnia, fino ad avere abbastanza fiducia da lasciare che i suoi figli si recassero da lui per aiutarlo con dei piccoli lavori. Poi, una sera, l’atroce scoperta degli abusi. E la decisione di recarsi a casa del 77enne armata di un coltello.
“Non sapevo cosa stavo facendo lì” racconta la madre alla BBC, rivelando che il pedofilo “non provava rimorso in nessun modo. Ha detto ‘i tuoi figli mentono’”. Poche ore dopo, la donna si era consegnata alla polizia con il coltello e i vestiti sporchi di sangue. Ora è tornata in libertà, dopo una reclusione di quattro anni che l’ha tenuta lontana dai figli, affidati alla nonna. Un condanna per omicidio involontario attenuata dal riconoscimento della perdita del pieno autocontrollo. Da ragazzini, i tre giovani hanno ammesso di aver pensato che “se avessimo tenuto tutti la bocca chiusa, avremmo avuto nostra madre e saremmo andati a fare shopping, al cinema, facendo quello che farebbe un normale dodicenne”. Ma ora hanno compreso che “non c’è niente che possa spezzare il nostro legame” e che “è meglio parlare, perché se non lo farai sarà solo peggio”.