Il Festival di Cannes è terminato, ma è già tutto pronto per Venezia 78. E oggi è arrivata una grandissima anticipazione: Madres Paralelas di Pedro Almodóvar è il film d’apertura della Mostra in programma dall’1 all’11 settembre 2021. Prodotto da El Deseo e distribuito in Italia da Warner Bros. Pictures, l’ultimo lungometraggio del maestro spagnolo sarà proiettato mercoledì 1 settembre 2021 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia).
Questa è la sinossi di Madres Paralelas: due donne, Janis e Ana, condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono due donne single, entrambe in una gravidanza non attesa. Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule. Le poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due ed il fato, nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di entrambe.
Madres paralelas film d’apertura di Venezia 78
Madres Paralelas farà parte del concorso di Venezia 78 (giuria presieduta da Bong Joon-ho), ma ricordiamo che la Mostra ha annunciato un altro grandissimo film che farà parte del programma: parliamo di Dune di Denis Villeneuve, tra le pellicole più attese della stagione. Tornando a Madres Paralelas, queste le parole di Pedro Almodovar: «Nasco come regista proprio a Venezia nel 1983 nella sezione Mezzogiorno Mezzanotte. Trentotto anni dopo vengo chiamato a inaugurare la Mostra. Non riesco ad esprimere la gioia, l’onore e quanto questo rappresenti per me senza cadere nell’autocompiacimento. Sono molto grato al festival per questo riconoscimento e spero di esserne all’altezza».
Queste, invece, le dichiarazioni del direttore Alberto Barbera: «Sono grato a Pedro Almodóvar per averci offerto il privilegio di aprire la Mostra del Cinema con il suo nuovo film, ritratto intenso e sensibile di due donne che si misurano con i temi di una maternità dai risvolti imprevedibili, della solidarietà femminile, di una sessualità vissuta in piena libertà e senza ipocrisie, sullo sfondo di una riflessione sulla necessità ineludibile della verità, da perseguire senza esitazioni. Un graditissimo ritorno a Venezia in Concorso per il nostro Leone d’oro alla carriera nel 2019, a molti anni di distanza dal successo di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, che segnò la sua definitiva affermazione in ambito internazionale».