A “Storie Italiane” è stato approfondito il caso della maestra di Roma che faceva inserire ai suoi studenti i nomi dei compagni che avrebbero voluto vedere morti nei gironi dell’Inferno di Dante. Non solo: assegnava compiti insensati, chiedendo sequenze numeriche lunghissime e facendo disegnare simboli massonici alla lavagna. Una mamma, presente in studio, ha asserito: “Diciamo che il problema più grande è come sia possibile a distanza di due anni che queste vicende ancora accadano e si arrivi a questi livelli. Credo che, visto che noi genitori siamo obbligati a mandare i nostri figli alla scuola dell’obbligo, questa debba garantire ai nostri figli un ambiente sicuro e tranquillo. La dirigente scolastica deve rispondere a questa gravità”.



E, ancora: “Qui non si sta facendo un processo alla categoria docenti, ma non si può accettare che, con una docente che purtroppo non sta bene, la dirigente scolastica non abbia dato risposte. Io non sono competente della situazione e non ho capacità in merito, ma credo che un dirigente che sta a capo di una situazione possa prendere decisioni a tutela del docente stesso e dei bambini. Durante le sue lezioni mette la musica di Gigi D’Agostino a palla, un’altra volta si è attaccata alla finestra, a cavalcioni, cantando ‘guardate come dondolo’. Fuma in classe, non lasciava mettere le mascherine in classe”.



MAESTRA CON 3 TSO E FISSAZIONI: LA TESTIMONIANZA DELLA RAPPRESENTANTE SCOLASTICA DEI GENITORI

I fatti dei gironi infernali di Dante Alighieri risalgono al 27 ottobre 2020 e a proposito della maestra, Tiziana Cagnazzo, rappresentante scolastica dei genitori, ha asserito telefonicamente: “Appena l’insegnante ha fatto ingresso nel nostro istituto, gli insegnanti di ruolo avevano capito che c’era qualcosa di poco chiaro. La dirigente scolastica ha sempre fatto muro. Lei non vede, non sente, per lei va tutto bene. 60 famiglie hanno firmato l’esposto contro questa maestra e la docente è stata mandata in un plesso più lontano da noi. Indovinate a fare cosa? A trattare proprio un progetto su Dante Alighieri, a contatto con i bambini”.



Tiziana Cagnazzo, sulla maestra, ha spiegato: “Già l’anno scorso ho cercato di fare presente la questione e di sensibilizzare tutti sulla problematica. Non siamo un gruppo di mamme disagiate, ma siamo intelligenti e siamo stanche di togliere del nostro tempo ai figli, alle famiglie. La preside non lascia i suoi recapiti, non ha mai risposto neanche agli avvocati delle famiglie. Gli ispettori ministeriali sono venuti e hanno fatto una relazione”.