La maestra di una scuola di Treviso ribattezzata “no-mask” è stata licenziata dal Ministero dell’Istruzione dopo aver espresso la sua contrarietà all’uso della mascherina in aula come dispositivo anti-Covid. E’ quanto fa sapere Repubblica.it che cita Il Gazzettino. Il comportamento della maestra negazionista aveva sollevato la protesta dei genitori degli allievi con tanto di sit-in organizzato lo scorso dicembre davanti alla scuola. Stando al Gazzettino che cita fonti scolastiche, il suo contratto “è stato risolto” direttamente dal Miur dopo essere stata assunta con un contratto speciale dettato proprio dall’emergenza Coronavirus.



La condotta discutibile dell’insegnante, la quale non intendeva usare la mascherina in aula, era emersa da una serie di segnalazioni degli studenti ai rispettivi genitori che avevano avviato una protesta eclatante al fine di attirare l’attenzione sul caso, e così è stato.

MAESTRA NO-MASK DI TREVISO LICENZIATA DA MIUR

La maestra no-mask di Treviso non ha mai negato le sue opinioni contrarie ai presidi di sicurezza sanitari scrivendo anche suo social la sua posizione e comparendo anche in tv per sostenere la tesi dell’inutilità dell’uso delle mascherine. “La mascherina non serve, la puoi togliere: il virus non esiste, muoiono solo i vecchi”, avrebbe detto in aula ai suoi alunni della scuola elementare Giovanni XXIII di Treviso. Lo scorso dicembre, sempre Repubblica ribadiva come la situazione sarebbe emersa dagli alunni di quinta elementare che avevano segnalato ai genitori gli atteggiamenti della nuova insegnante. Sabrina Pattarello, questo il nome della maestra, avrebbe presentato un certificato medico motivando la sua intolleranza alla mascherina per problemi respiratori poco dopo essere entrata in servizio. Per questo era stata dotata di visiera trasparente ma secondo quanto raccontato dai bambini e insegnanti non era solita indossare neppure quella.



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