Terribile pagina di cronaca da Siracusa, dove una maestra è stata sorpresa durante alcuni maltrattamenti ai danni dei suoi piccoli alunni, ai quali si rivolgeva con insulti e violenze fisiche, umiliando i più piccoli quando sporcavano il loro pannolino. Per la donna è scattata la sospensione per dieci mesi dal lavoro, su provvedimento emesso dal gip. Le indagini sono state eseguite dai carabinieri sulla base della denuncia di alcune madri, che avevano riscontrato alcuni atteggiamenti diversi nel comportamento dei loro figli.
Le forze dell’ordine, pertanto, hanno deciso di nascondere all’interno della classe alcune telecamere ed eseguire al tempo stesso intercettazioni ambientali, audio e video, su autorizzazione della Procura. Con questo metodo è stato possibile attribuire concretezza ai sospetti dei genitori, che si sono rivelati fondati, visto che l’insegnante quasi quotidianamente si comportava in quel modo nei confronti dei bambini, senza che vi fosse una ragione precisa e lasciandosi andare a scatti d’ira del tutto privi di qualsivoglia giustificazione.
MAESTRA PICCHIAVA ALUNNI, SASSO (MIUR): “MELE MARCE VIA DALLA SCUOLA”
Una vicenda, questa, che è stata commentata ufficialmente dal sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso, il quale ha voluto evidenziare che quello che si è verificato nella provincia di Siracusa è l’ultimo di una lunga e preoccupante serie di episodi di maltrattamenti nei confronti degli alunni italiani. Queste le sue parole, riprese da “Orizzonte Scuola”: “Lasciamo ovviamente che la magistratura valuti il caso in maniera approfondita, ma certamente gli elementi raccolti dalla polizia giudiziaria sono inquietanti. Le immagini e le intercettazioni in possesso degli inquirenti dipingerebbero una orribile quotidianità fatta di violenze e soprusi ai danni dei bambini. Le mele marce vanno sbattute fuori dalla scuola per tutelare i nostri figli e salvaguardare le centinaia di migliaia di educatori che ogni giorno si dedicano all’insegnamento con passione, dedizione, amore”.
E, ancora: “Dobbiamo capire, in un’ottica di prevenzione di certi fenomeni, se può essere opportuno prevedere l’inserimento di test psicoattitudinali nella valutazione del personale scolastico. Le famiglie devono avere la certezza che chi è chiamato a prendersi cura dei propri figli sia una persona equilibrata”.