A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, si è parlato, nella puntata di oggi, giovedì 30 settembre 2021, delle maestre che picchiavano e vessavano i bambini presso un asilo di Roma. La notizia, infatti, è che, dopo sei mesi di sospensione, le insegnanti sono state autorizzate a tornare al lavoro presso un altro plesso della stessa scuola. Una vicenda raccontata da Carla Lombardi, inviata del programma: “Nel 2019 le mamme di questi bambini piccolissimi si accorsero che i loro figli che frequentavano la scuola dell’infanzia avevano comportamenti particolari. Piangevano, usavano un linguaggio diverso, urlavano la notte, avevano gli incubi e non volevano più andare a scuola. I carabinieri hanno installato le telecamere nell’edificio, riprendendo così insulti, schiaffi, vessazioni e umiliazioni, anche psicologiche”.



Una di queste madri, la signora Roberta, ha trovato la forza di parlare in diretta: “Io come tutte le altre mamme e papà abbiamo affidato i nostri tesori più grandi, i nostri figli, alla scuola, perché è giusto che i bambini stiano a scuola a giocare con altri compagni. Ho sempre detto a mia figlia che lei deve ascoltare la sua maestra, però, dopo pochissimo tempo, dopo neanche un mese, mia figlia accusava grandi, grandissimi problemi. Lei era stata anche in un asilo nido privato, pertanto aveva già avuto esperienze scolastiche in termini di regole e di rapporti con le insegnanti”.



MAESTRE PICCHIAVANO BIMBI ALL’ASILO, LA TESTIMONIANZA DI UNA MADRE: “NON DEVE PIÙ CAPITARE”

Le due maestre che usavano la violenza contro i bimbi di un asilo di Roma, come asserito nel corso di “Storie Italiane”, sono tornate al lavoro. Il processo penale è iniziato con rito immediato, ma ha il suo iter e, nel contempo, sono scaduti i sei mesi. Un accadimento che non lascia dormire sonni tranquilli alle mamme che hanno denunciato: “Con la denuncia siamo riusciti a salvare i nostri figli, perché dopo queste indagini le maestre non sono più state a contatto con i nostri figli, ma ora potranno farlo con altri bambini”.



Il marito di Roberta, Luigi, ha quindi aggiunto: Ogni cosa che si fa all’interno di casa, una gita, un momento di allegria, può diventare un momento per ricordare quello che è successo in passato. La preside, inizialmente, è stata presente. Ora non sono in grado personalmente di dire cosa stia succedendo”.