Orrore in Australia dove un uomo, di professione maestro d’asilo, è stato arrestato con l’accusa di pedofilia. Secondo quanto riferito dai media nelle ultime ore, a cominciare da TgCom24.it, l’uomo avrebbe abusato sessualmente di 91 bambini, con aggressioni che si sarebbero consumate per ben 15 anni, dal 2007 al 2002, in dieci diversi asili nido australiani. Il pedofilo avrebbe preso di mira esclusivamente delle “ragazze in età prepuberale”, secondo la polizia, ed è stato accusato di un totale di 1.623 crimini fra cui 136 stupri e ben 110 rapporti sessuali con dei bambini di età inferiore ai 10 anni.



A incastrare il maestro d’asilo il fatto che lo stesso sia stato scoperto in possesso di materiale compromettente: il pedofilo, infatti, come spesso e volentieri avviene per questi crimini, aveva filmato tutte le sue aggressioni sessuali, dopo di che le aveva catalogate minuziosamente e conservate sui suoi dispositivi informatici, fra cui lo smartphone. L’aggressore avrebbe inoltre condiviso tutto il suo materiale horror sul dark web, la zona oscura di internet dove si trovano cose raccapriccianti e dove è possibile ad esempio acquistare armi e droga, ma anche assoldare un killer e via discorrendo.



MAESTRO D’ASILO PEDOFILO, COME MAI NESSUNO SE NE E’ ACCORTO?

Secondo quanto riferito dai media locali, il maestro d’asilo era di fatto una persona inattaccabile, avendo superato tutti i test richiesti per poter lavorare con i bambini, ma evidentemente qualcosa deve essere sfuggito. Ci si domanda come abbia fatto per ben 15 anni a portare avanti i suoi andazzi senza che nessuno se ne accorgesse, ma su questo aspetto toccherà agli inquirenti che stanno indagando scoprire la verità.

Secondo quanto si legge sulla stampa brasiliana, il maestro d’asilo, che lavorava nel Queensland (Nuovo Galles del Sud), avrebbe violentato un bambino di età inferiore ai 10 anni per ben 110 volte. “Non c’è possibilità di conforto che si possa dare ai genitori e ai bambini che sono stati identificati nell’operazione Tenterfield, ma posso dire che non ci siamo mai arresi e non ci arrenderemo mai quando si tratta di proteggere i bambini”, ha commentato Justine Gough, assistente commissario di polizia.