Enrico Melozzi, uno dei maestri più noti del Festival di Sanremo 2024, da anni presente alla nota kermesse musicale, è stato intervistato stamane dal programma di Rai Uno, Uno Mattina. Il maestro ha raccontato quali siano le principali difficoltà del suo mestiere: “La difficoltà ce la giochiamo prima del Festival con gli arrangiamenti, poi iniziano le prove e il nostro lavoro diventa psicologico siamo come dei mental coach, anche gli artisti sono fragili, io faccio da raccordo fra loro, orchestra, fonico, regia, devo parlare con tutti i settori per farli contenti musicalmente”.



Sull’evoluzione della musica e nel contempo di Sanremo, Enrico Melozzi commenta: “E’ cambiata la musica, bisogna stare appresso, quando ho fatto il primo Festival del 2012 ed ho diretto Noemi le canzoni erano molto più lunghe, le orchestrazioni più tradizionali, ma bisogna aggiornasi e studiare, non disdegnare mai nessun genere di musica perchè da un momento all’altro ti chiamano per dirigere proprio quello”. E ancora: “A volte dirigere una canzonetta è molto più difficile che dirigere un pezzo di musica classica che si conosce da 300 anni, bisogna essere veloci e orchestrare qualcosa di nuovo che non si conosce”.



MAESTRO ENRICO MELOZZI: “IL FESTIVAL HA LA MERAVIGLIA DELLA PRIMA”

Enrico Melozzi ha aggiunto: “Il festival di Sanremo mantiene questa meraviglia della prima assoluta, i brani sono segreti, questo aumenta la potenza, pensate a fare una cosa del genera per la prima della Scala è questo è un grande peccato perchè ormai le musiche si conoscono tutte”. Si è quindi parlato del look di Enrico Melozzi e a riguardo Ivan Zazzaroni, ospite negli studi di Uno Mattina, ha commentato: “Anche i direttori di orchestra hanno il loro look, non ce ne è uno normale l’unico normale è Melozzi”.



Lui ha replicato: “Bisogna arginare il look mio quindi si scatenato i contro-look degli altri ma va benissimo io ho sempre voluto alzare l’asticella. Il mio mestiere nel ‘900 ha allontanato il pubblico dalla musica di alto livello invece tutti i miei colleghi devono fare un passo verso il pubblico ed essere simpatici e pop, è importante perchè noi siamo veicoli di grande musica”.