La mafia di Cerignola è poco nota, ma da decenni si è ritagliata uno spazio importante in diversi ambiti dell’economia criminale: se ne parlerà a Cose Nostre alle ore 23:20 su Rai 1. Sarà, quindi, un’occasione per scoprire la rete che ha costruito la criminalità cerignolana, che tra l’altro ha superato i confini regionali e pure nazionali.



Ad esempio, è emerso che è in affari con la banda della Magliana: ad evidenziarlo un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma e dei carabinieri che nel giugno scorso hanno eseguito un’operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti. Le indagini, che erano state aperte quattro anni fa, hanno consentito di scoprire un sodalizio criminale con intrecci con ‘ndrangheta, camorra e appunto la mafia di Cerignola. In particolare, è emerso un asse criminale tra Roma e la Puglia, dove la mafia di Cerignola è sempre più centrale nelle dinamiche criminali.



I RAPPORTI TRA LA MAFIA DI CERIGNOLA E GLI ALTRI CLAN ANCHE FUORI REGIONE

Nella relazione semestrale della Dia mandata nel settembre scorso al Parlamento si evidenziava l’ascesa dei clan di Cerignola, in particolare quelli storici dei Di Tommaso e Piarulli-Ferraro, con un assetto che avrebbe consentito loro di fare da collante tra vari gruppi criminali, anche della provincia di Bari e BAT, in ambiti diversi. Ad esempio, nel caso di Andria la criminalità organizzata locale ha stretto rapporti privilegiati con la mafia di Cerignola in particolare su stupefacenti e reati predatori. Invece, a San Ferdinando di Puglia sarebbe attivo un gruppo al cui vertice ci sarebbe un referente della malavita cerignolana.



Per quanto riguarda il clan Piarulli, ha una capacità finanziaria tale da riuscire a diversificare le operazioni di riciclaggio in diverse attività economiche: dalle sale ricevimento agli alberghi, passando per distributori di carburante, supermercati e aziende agroalimentari. Ma gli inquirenti hanno riscontrato come abbia anche stretto rapporti stabili con la criminalità organizzata fuori regione, avendo diversificato le attività illecite ed essendosi specializzata negli assalti ai portavalori e ai caveau, diventando un punto di riferimento anche per altre matrici mafiose a livello nazionale. Non a caso viene definita preoccupante la relazione con la ‘ndrangheta.