Operazione delle forze dell’ordine contro la mafia. Alle prime ore dell’alba di oggi, tra Palermo e Belluno, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo, hanno dato esecuzione a 11 ordinanze di custodia cautelare, di cui 8 in carcere e 3 agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.



Come riportato dai colleghi del Sole 24 ore, l’operazione è stata disposta dal gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Dda per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, consumata e tentata, con l’aggravante del metodo e delle modalità mafiose, e tentato omicidio aggravato. I carabinieri hanno reso noto che l’operazione è frutto di un’articolata manovra investigativa, riflettori accesi sul mandamento di mafia palermitano di Tommaso Natale: “Ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario in ordine all’appartenenza degli indagati alle famiglie mafiose di Partanna Mondello, Tommaso Natale e Zen-Pallavicino, alcuni dei quali, posti in posizione di vertice, già condannati in passato in via definitiva per il reato associativo mentre altri, a disposizione dei primi, si sono adoperati per favorire, partecipandovi, le dinamiche interne al sodalizio”



Mafia, undici arresti tra Palermo e Belluno

L’indagine, condotta sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, “ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario nei confronti dei destinatari del provvedimento. Il tutto dovrà trovare in seguito conferma nel corso dell’iter processuale, in ordine ai gravi reati ipotizzati in capo agli indagati”, si legge ancora. Soddisfazione da parte del sindaco di Palermo Roberto Lagalla: “Il mio ringraziamento e apprezzamento al Comando provinciale dei carabinieri per l’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che oggi ha portato all’arresto di 11 soggetti appartenenti alle famiglie mafiose di Partanna Mondello, Zen-Pallavicino e Tommaso Natale. Dopo l’operazione della Squadra Mobile di due giorni fa nel quartiere di Resuttana, si tratta di un altro duro colpo inferto alla criminalità organizzata e al racket delle estorsioni che tentano ancora di soffocare il tessuto economico della città, a dimostrazione del massimo impegno della magistratura e delle forze dell’ordine contro Cosa nostra”.

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