Farmaci specifici contro il Covid potrebbero arrivare l’anno prossimo. La previsione è di Giovanni Maga, direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). «Abbiamo i vaccini per la profilassi e il percorso terapeutico ottimizzato in questi mesi per gestire i pazienti, anticorpi monoclonali, che hanno comunque delle limitazioni, ma entro l’anno prossimo dovremmo avere i primi farmaci specifici per il coronavirus, ma in questo momento ancora non ci sono», ha dichiarato a Coffee Break. A tal proposito ha spiegato che «purtroppo per quanto riguarda la disponibilità di un farmaco per far guarire le persone che hanno contratto il virus non siamo ancora pronti. Ci sono prototipi che sono avanti nella sperimentazione, ma lo sviluppo di un farmaco contro un virus, partendo da zero, purtroppo è molto più lungo e complesso rispetto al vaccino». Una svolta però potrebbe arrivare nei prossimi mesi. Per quanto riguarda, invece, i vaccini Giovanni Maga ha voluto chiarire che «quelli attualmente approvati sono sperimentati, non sperimentali».



«I vaccini hanno tutti i criteri necessari per l’approvazione di un farmaco applicati con lo stesso rigore metodologico di qualsiasi altro farmaco che assumiamo. È vero che i tempi sono stati accelerati, ma questo anche perché le tecnologie non sono nuove», ha proseguito Giovanni Maga. E ha ricordato che i primi esperimenti relativi alla tecnologia a mRna risalgono alla fine degli anni ’90.



MAGA (CNR) SU VACCINI E MASCHERINE

Nessun dubbio, dunque, sui vaccini anti Covid. «Il rigore con cui sono stati valutati è identico a quello usato per gli altri farmaci. Tra l’altro sono stati sperimentati in fase 3 su platee di decine di migliaia di persone, più grandi di quelle normalmente usate per i farmaci che assumiamo, questo per avere una robustezza dei dati», ha dichiarato Giovanni Maga a Coffee Break. Il direttore del Cnr ha lanciato un appello: «Non è più il tempo di esitare, l’emergenza non è finita, ma in pausa. Se si spegnerà, dipenderà da noi. Questa è al momento l’unica protezione che abbiamo». Infatti, sono due i fattori che possono condizionare i prossimi mesi per Maga: la circolazione del coronavirus e l’immunità della popolazione. «Se riusciremo a completare la vaccinazione con doppia dose per la più ampia platea possibile, e includo anche i giovani in età scolastica, allora vedremo sicuramente un’attenuazione della circolazione del virus che in questo momento è piuttosto elevata», a differenza di quanto ritengono invece gli esperti francesi.



Peraltro, stiamo attraversando un periodo di grande mobilità che potrebbe comportare un nuovo aumento dei casi. C’è da essere ottimisti, «a patto di alzare questa barriera di immunità, che è l’unico strumento che abbiamo per contenere i contagi, quindi evitare in una situazione di emergenza». Infine, sulle mascherine Giovanni Maga ha precisato: «Quella FFP2 ha un ruolo diverso rispetto a quella chirurgica, che protette soprattutto chi sta davanti, mentre la prima protegge anche chi la indossa. In contesti in cui non è facile mantenere un adeguato distanziamento, allora la FFP2 dà una sicurezza maggiore. Quindi è più efficace della mascherina chirurgica».