Ravil Maganov è solo l’ultimo nome sulla lista delle morti importanti di personaggi russi negli ultimi mesi. Il manager di Lukoil è volato da una finestra dell’ospedale dove era ricoverato per una malattia cardiaca. Apparentemente, la morte sarebbe arrivata volontariamente per via della gravità delle sue condizioni fisiche. Il manager della compagnia privata russa aveva criticato l’Operazione militare speciale in Ucraina. L’uomo era ricoverato nell’Ospedale clinico centrale (TsKB) della capitale, lo stesso dove martedì è deceduto Mikhail Gorbaciov, come sottolinea la Repubblica.



Maganov era presidente del Consiglio di amministrazione della compagnia Il manager era il braccio destro di Vagit Alekperov, l’ex viceministro dell’Energia di epoca sovietica. Ad aprile Alekperov aveva lasciato la guida di Lukoil, colpito dalle sanzioni occidentali. Dopo lo scoppio della guerra, lo scorso 24 febbraio, Lukoil aveva “auspicato la pace”, dimostrando di essere contraria a quanto stava accadendo in Ucraina. A marzo, poi, il Consiglio aveva chiesto la “rapida fine del conflitto armato”, in Ucraina, esprimendo “sincera vicinanza a tutte le vittime”.



La lunga lista di morti sospette

La morte di Maganov è solo l’ultima di una lunga serie di suicidi e incidenti iniziati già prima dell’esplosione del conflitto in Ucraina, ma che si sono poi intensificati. Il primo era stato Leonid Shulman, capo del servizio trasporti di Gazprominvest, a gennaio: fu trovato senza vita nella vasca da bagno, ricorda Repubblica. A febbraio è morto Aleksandr Tyuliakov, alto dirigente di Gazprom. Lo stesso mese ecco il decesso di Mikhail Watford, uomo d’affari russo di origine ucraina. Poi ancora Melnikov e Vladislav Avayev, ucciso con moglie e figlia in Spagna: era un importante manager di Novatek, compagnia privata di esportazione di gas.



A maggio è stato trovato morto Andrej Krukovskij, manager della stazione di sci di proprietà di Gazprom a Sochi. Sempre a maggio, un altro manager di Lukoil è morto per insufficienza cardiaca, Aleksandr Subbotin. A luglio è deceduto Yurij Voronov, capo di Astra-shipping, un’azienda che lavora per Gazprom. Due settimane fa, la morte del finanziere Dan Rapoport, critico del Governo Putin: è precipitato da un palazzo a Washington.