Magdi Allam, giornalista, saggista ed ex politico egiziano naturalizzato italiano, è intervenuto durante la diretta di Fuori dal Coro con Mario Giordano, dove ha parlato della minaccia che l’Islam rappresenta per l’Italia e per l’intero occidente cristiano e democratico. Parole che fanno eco a quelle pronunciate appena alcuni giorni fa nello studio televisivo di Quarta Repubblica, programma condotto da Nicola Porro, e che tracciano un orizzonte buio e complicato, alimentato anche dall’inezia delle istituzioni.
“Rischiamo di essere sottomessi” dall’Islam, spiega Magdi Allam, “innanzitutto per il tracollo demografico, poi perché siamo una civiltà decaduta ed infine perché le nostre istituzioni sono inadeguate a fronteggiare la minaccia. Il tracollo demografico“, analizza il giornalista prendendo in esame il primo dei tre punti, “fa si che siamo delle società sempre più anziane e inadeguate a fronteggiare sul piano demografico quella che è una prevalenza di giovani islamici presenti tra noi. La nostra civiltà decaduta“, continua Magdi Allam, “fa sì che mettiamo tutto sullo stesso piano. Siamo delle società sempre più scristianizzate, ateizzate e concepiamo sempre di più l’islam alla stregua del cristianesimo, e questo ovviamente li avvantaggia. L’inadeguatezza delle nostre istituzioni“, ha concluso nello studio di Fuori dal Coro, “significa sostanzialmente che le nostre Forze dell’ordine e della difesa non sono all’altezza di fronteggiare una minaccia che è presente all’interno stesso del nostro territorio”.
Magdi Allam: “Con l’immigrazione si punta a creare un meticciato senza identità”.
Il pensiero espresso da Magdi Allam, peraltro, sembra coerente con quanto ha detto a Quarta Repubblica, dove si è concentrato sul tema dell’immigrazione, nella quale vede “una strategia deliberata dalla finanza internazionale che porta ad una islamizzazione”. L’obiettivo, secondo il saggista, sarebbe quello di “creare un meticciato senza identità“, puntando per esempio il dito contro “il velo che copre il corpo della donna [che] è offensivo per la dignità, perché si fonda sulla presunzione che il corpo della donna sia peccaminoso e vada coperto. Dobbiamo rifiutare questo concetto”, aveva invitato Magdi Allam parlando con gli spettatori, chiarendo a chi arriva in Italia che “la pari dignità tra uomo e donna non può essere messa in discussione e che la libertà di scelta è una valore irrinunciabile”.