Maggie Reilly, chi è la cantante di “Moonlight Shadow”
Maggie Reilly con “Moonlight Shadow” è tra gli ospiti dello show musicale “Arena 60 70 80 90” condotto da Amadeus dalla splendida cornice dell’Arena Verona e trasmesso sabato 17 settembre in prima serata su Rai1. Una festa dedicata alla grande musica e 40 anni di successi con la partecipazioni di artisti italiani ed internazionali che hanno ballare, cantare, emozionare in quattro decenni. Tra i protagonisti c’è anche la cantante scozzese di origini irlandesi famosissima per la super hit “Moonlight Shadow” con cui raggiunge la grandissima popolarità in patria e nel mondo.
In realtà la carriera di Maggie Reilly inizia nei primi anni ’70 con la band scozzese Cado Belle dopo l’incontro con il tastierista Stuart MacKillop quando la band si chiamava ancora Joe Cool. Nel 1976 debutta con la band che pubblica l’album omonimo e con cui resta fino alla fine degli anni ’70. La carriera di Maggie cambia quando incontra il polistrumentista Mike Oldfield.
Maggie Reilly e la collaborazione con Mike Oldfield in “Moonlight Shadow”
Dopo diversi anni trascorsi nella band dei Cado Belle, Maggie Reilly inizia una importante e fruttuosa collaborazione con il polistrumentista Mike Oldfield. Sono anni di grande successo, visto che la cantante scozzese si fa apprezzare da critica e pubblico grazie a hit come ” Moonlight Shadow”, “Foreign Affair”, “Five Miles Out”, “Family Man” e “To France”. Nel 1992 pubblica il suo primo album di inediti dal titolo “Echoes” a cui ne seguono tanti altri fino all’ultimo risalate al 2013 “Heaven Sent”.
Nella suca carriera si contano collaborazioni non solo con Mike Oldfield, ma anche con Jack Bruce dei Cream, Simon Nicol dei Fairport Convention, Sisters of Mercy, David Gilmour e Nick Mason dei Pink Floyd. Il nome di Maggie è però connesso alla hit “Moonlight Shadow”, un brano che in tanti hanno pensato fosse dedicato all’omicidio di John Lennon. Proprio Mike Oldfield in un’intervista del 1995, precisò che l’ispirazione del brano era il film Il mago Houdini, in cui il protagonista, interpretato da Tony Curtis tentava di contattare il celebre mago dall’aldilà, tuttavia Oldfield ammise di essere arrivato a New York proprio negli stessi giorni dell’assassinio di Lennon, e che prese una casa in affitto non lontano dal luogo del delitto, ciò secondo l’autore avrebbe agito nel suo subconscio”.