Il Maggio Musicale Fiorentino, ideato nel 1933, ha quasi cento anni. Ora riparte da tre: al Festival consueto (da fine aprile a luglio) se ne affiancheranno altri due: il Festival d’Autunno del Maggio, che parte il 29 settembre e sarà dedicato a Giuseppe Verdi con tre opere mature del Cigno di Busseto Il trovatoreErnani e Don Carlo nella versione italiana in quattro atti e il Festival di Carnevale del Maggio che verrà varato il 13 gennaio e che sarà dedicato al Mito di Faust e Goethe.



In complesso dalla ripresa in settembre dopo la pausa estiva (comunque dedicata ai concerti in tour a Siena, Ravello, Rimini, Macerata, Forte dei Marmi, Volterra), e fino all’85esima edizione del Festival, il Maggio mette in cartellone dieci opere liriche più due opere dedicate ai bambini e ai più giovani, alle famiglie e alle scuole, e una intensa attività concertistica con 25 concerti sinfonici nelle due sale, la Grande e la Zubin Mehta. Questi i titoli lirici in sequenza cronologica: Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini in settembre, Il trovatore di Giuseppe Verdi a fine settembre e ottobre, Alcina di Georg Frederich Händel (nell’allestimento del Salzburger Pfingstfestpiele) con l’Orchestra Les Musiciens du Prince – Monaco in ottobre,  Ernani in novembre e Don Carlo di Giuseppe Verdi a fine dicembre e inizio di gennaio 2023 (sul palcoscenico della Sala grande finalmente completato tecnologicamente), La Finta semplice di Wolfgang Amadeus Mozart in gennaio al Teatro Goldoni, Doktor Faust di Ferruccio Busoni in febbraio, La traviata di Giuseppe Verdi in febbraio, The Rake’s Progress di Igor Stravinsky in marzo e per concludere Carmen di George Bizet a fine marzo e fino a metà del mese di aprile. Due come detto, le opere dedicate ai bambini, i giovani, alle famiglie e alle scuole: Il Faust in coproduzione con Venti Lucenti con l’Orchestra Giovanile Italiana, in novembre e inizio dicembre al Teatro Goldoni, e L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini con l’Orchestra Giovanile Italiana a fine marzo e inizio aprile in Sala Mehta, per un totale di nove nuovi allestimenti, due riprese e l’allestimento del Festival di Pentecoste di Salisburgo.



Grande equilibrio nell’impegno dei due cardini artistici sui quali si poggia il Maggio Musicale Fiorentino, il direttore emerito a vita Zubin Mehta e il direttore principale Daniele Gatti: entrambi sul podio per più di 20 volte ciascuno sia per le opere  – 3 titoli a testa: Il barbiere di SivigliaDon CarloThe Rake’s Progress per Gatti e Il trovatoreLa traviata e Carmen per Mehta – che per i concerti.

Al loro fianco una sequenza di nomi di altissimo profilo direttoriale impegnati sia sul versante operistico che concertistico, Herbert Blomstedt, Theodor Guschlbauer, Charles Dutoit, Andrés Orozco Estrada, James Conlon, Christoph Eschenbach, sir Marc Elder, Diego Fasolis, Marc Albrecht, Ingo Metzmacher Gianluca Capuano. Tra loro si segnala il debutto al Maggio di una raffinatissima interprete del repertorio mozartiano, Dame Jane Glover per un concerto sinfonico in novembre. Due le Orchestre ospiti sul fronte sinfonico la Gustav Mahler Jugendorchester diretta da Herbert Blomstedt e l’Orchestra Filarmonica di Montecarlo diretta da Charles Dutoit. Tra gli artisti solisti nei diversi concerti Andrea Lucchesini al pianoforte, Luca Benucci al cornoMarco Salvadori all’oboe, Maurizio Pollini al pianoforte, Martha Argerich al pianoforte, Alejandra Rojas Garcia al fagotto, Yefim Bronfman al pianoforte, Rudolf Buchbinder al pianoforte; i professori Benucci, Salvadori e la professoressa Rojas Garcia sono prime parti dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, a loro si aggiunge anche il professor Salvatore Quaranta, spalla dell’Orchestra che sarà impegnato nelle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi, presto annunciato. Il loro coinvolgimento come solisti testimonia l’eccellente livello dell’orchestra del Maggio e ne valorizza l’impegno. Le voci soliste nei differenti concerti saranno quelle di Mandy Fredrich, Marie-Claude Chappuis, Maximilian Schmitt, Tareq Nazmi, Eleonora Filipponi, Lenneke Ruiten, Lucia Cirillo, Juan Francisco Gatell, Georg Nigl, Jessica Pratt, Christiane Karg, Michèle Losier.



I registi che firmeranno i differenti allestimenti operistici, sempre in ordine cronologico sono Damiano Michieletto (Il barbiere di Siviglia Alcina), Cesare Lievi (Il trovatore), Leo Muscato (Ernani), Manu Lalli (Faust per bambini), Roberto Andò (Don Carlo), Claudia Blersch (La finta semplice), Davide Livermore (Doktor Faust e La traviata), Frederic Wake Walker (The Rake’s Progress), Grischa Asagaroff (L’Italiana in Algeri per bambini) e Piero Faggioni (Carmen). Nelle dieci opere liriche le locandine schierano molti dei più prestigiosi e celebri nomi del panorama lirico mondiale accanto a validissimi artisti affermati nei più importanti teatri internazionali e a giovani emergenti come i talenti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Per citarne alcuni nelle diverse locandine, Vasilisa Berzhanskaya, Nicola Alaimo, Fabio Capitanucci, Carmen Buendia, Ruzil Gatin, Evgeny Stavinsky (in Il Barbiere di Siviglia); Amartushvin Enkhbat, Maria José Siri, Ekaterina Semenchuck, Fabio Sartori, Riccardo Fassi (in Il trovatore);  Cecilia Bartoli, Carlo Vistoli, Lucia Martìn-Cartòn, Kristina Hammarstroem, Petr Nekoranec, Riccardo Novaro (in Alcina); Francesco Meli, Roberto Frontali, Vitalij Kowalijow, (in Ernani); Mikhail Petrenko, Francesco Meli, Alexander Vinogradov, Benedetta Torre ( in Don Carlo) , Benedetta Torre e Luca Bernard ( in La finta semplice); Thomas Hampson, Wilhelm Schwinghammer, Olga Bezsmertna (in Doktor Faust); Nadine Sierra, Francesco Meli,  Plàcido Domingo, Caterina Piva, Caterina Meldolesi, Francesco Samuele Venuti, Emanuele Cordaro, (in La traviata); Sara Blanch,  Matthew Swensen, Vito Priante, Marie-Claude Chappuis, Adriana Di Paola, Christian Collia (in The Rake’s Progress), Clémentine Margaine, Francesco Meli, Mattia Olivieri, Valentina Nafornita (in Carmen).