1532 compiti scritti, solo 88 vengono ritenuti idonei: il quasi 95% di bocciati all’ultimo concorso magistrati fa scattare l’allarme al Ministero della Giustizia, vista anche l’urgenza di avere entro i prossimi mesi «almeno 800 nuovi idonei» per coprire le latenti carenze d’organico.
Lo scrive oggi il “Messaggero” spiegando come il Csm è pronto a inviare la risoluzione alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia per rivedere la normativa per i concorsi in magistratura: le assunzioni sono sempre più urgenti ma la preparazione degli stessi candidati preoccupa non poco il mondo giuridico. Dalla correzione dei compiti per il concorso da 310 posti – svoltosi dal 12 al 16 luglio 2021 – su 5.827 candidati hanno consegnato il test 3.797, ma la maggioranza è stata “bocciata” alla prova scritta: le correzioni sono ancora in corso eppure fino allo scorso 2 dicembre, solo 88 su 1.532 compiti ha visto passare la prova scritta, il 5,8% dei candidati totali presentatisi alla prova scritta. Il vero problema, fanno sapere dal Ministero al “Messaggero”, è che come già visto in passato la tendenza dei nuovi magistrati è non saper scrivere e mancare anche le più minime basi della grammatica. Sono passati 13 anni da quella tranciante “sentenza” della Commissione di correzione sugli allora aspiranti candidati («Non sanno scrivere, gli errori grammaticali sono troppi») ma non sembra essere migliorata molto la situazione.
ALLARME CONCORSO MAGISTRATI FLOP, CARTABIA “PREOCCUPANTE”
«Affido alla vostra riflessione la formazione degli aspiranti magistrati», sono le parole preoccupate della Ministra Cartabia, aprendo il nuovo anno della Scuola di magistratura alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella qualche giorno fa a Scandicci. «È un aspetto che preoccupa, su più fronti, anche molti di voi, come più volte mi è stato confidato. Troppe volte i concorsi per l’accesso alla magistratura non riescono a selezionare neppure un numero di candidati sufficienti a ricoprire tutte le posizioni messe a bando. È questo un dato su cui riflettere, che segnala un problema che deve essere affrontato», riflette ancora la titolare Guardasigilli. Sempre Cartabia, tracciando un primo bilancio, invita alla riflessione da attuare al più presto «sul rapporto con le nuove generazioni, la trasmissione di un sapere, di una esperienza e di un’arte – l’arte del giudicare – a chi verrà dopo di noi». Il Consiglio Superiore di Magistratura pone con urgenza al Ministero un intervento deciso per cambiare le norme sul concorso in modo da permettere ai nuovi giuristi di avere un percorso formativo più idoneo. All’orizzonte si pone anche un problema ben più logistico-organizzativo ma non meno importante: oltre a concludere la correzione del concorso di luglio (che mette in palio 310 posti), è in arrivo il nuovo super-bando da 500 posti. Ciò significa che ad oggi serviranno almeno 810 candidati idonei che riescano a superare la prova scritta, per accedere poi all’orale: visti i risultati finora, un’impresa decisamente ardua…