«É stata trovata una soluzione che, come quasi tutto quello che è accaduto da inizio pandemia, penalizza e dà responsabilità e rischi ai cittadini. Questa è la cosa più grave di tutte»: netta la posizione di Maria Giovanna Maglie sul green pass e su quanto sancito dal governo per contrastare il rialzo di contagi da Covid.



Intervenuta a L’aria che tira estate, la giornalista ha spiegato: «Bisogna esibire il green pass e un tampone negativo valido per 48 ore, peccato che i tamponi rapidi sbaglino 7-8 volte su 10. E poi è evidente che tantissima gente, per non sottoporsi a questa fila con questi controlli, rifiuti questa regola. Il green pass rallenta l’economia, mette gli uni contro gli altri, si abbatte sugli imprenditori, penalizza le scuole e mette in difficoltà le famiglie, perché comporta le vaccinazioni di chi ha meno di 30 anni, che dovrebbe essere esentato».



MARIA GIOVANNA MAGLIE: “D’ACCORDO CON CACCIARI-AGAMBEN”

«La mia critica la rivolgo all’intero governo. La Lega? La Lega è un partito liberale, rappresenta l’elemento liberale di questo governo», ha spiegato Maria Giovanna Maglie, che poco dopo ha stroncato l’operato del ministro della Salute: «Roberto Speranza lo ritengo inetto a tutto, così come il suo seguito». Sull’obbligo green pass, Maria Giovanna Maglie ha evidenziato di condividere il pensiero di Cacciari e Agamben: «L’obbligo per il personale scolastico è superfluo, perché è già vaccinato l’85-90% degli insegnanti. Io lo ritengo pericoloso: nella storia moderna e contemporanea, sempre certe misure sono state prese con il pretesto dell’emergenza e poi sono rimaste. Sono d’accordo con Cacciari e Agamben: queste sono misure di privazione della libertà. Nel caso degli insegnanti non erano davvero necessarie».

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