Volano parole grosse a “Stasera Italia” tra Maria Giovanna Maglie e il professor Fabrizio Pregliasco. «Ma non dica stupidaggini, ma davvero», ha detto quest’ultimo quando la giornalista ha dichiarato che l’autorizzazione dei vaccini anti Covid non è standard, ma straordinaria. «Quindi, sfido qualsiasi costituzionalista a dire che in queste condizioni si possa introdurre l’obbligo». Di fronte alla polemica esclamazione del medico, Maglie ha replicato duramente: «Lei dice stupidaggini per me. Non può rispondere in questo modo, perché questo metodo leninista che chi non è d’accordo è ladro, fro*io o pu**ana ha rotto le scatole».



La conduttrice Veronica Gentili l’ha subito ripresa, quindi la giornalista ha aggiunto: «Lei con me si deve confrontare, voi scienziati non avete dimostrato di essere superiori come vi sentite. Avreste il dovere di persuadere cominciando dai vostri errori». Pregliasco allora ha ricordato che sono state semplicemente velocizzate le tempistiche, ma non è stato saltato alcun passaggio.



MARIA GIOVANNA MAGLIE, RETROSCENA SU VACCINI ED EMA

Ma interessante è anche la rivelazione fatta da Maria Giovanna Maglie in merito all’obbligo vaccinale, che non può essere introdotto per un motivo ben preciso. «Insisto su questo argomento perché mi sono informata presso l’Ema. Un vaccino autorizzato in maniera straordinaria, ovvero d’emergenza, come recita anche l’Fda, non può essere messo come obbligo. Quindi è poco serio aver introdotto il Green pass come obbligo surrettizio». Quindi, rivolgendosi ad Augusto Minzolini, ha spiegato: «Se parliamo di onestà e correttezza, dò ragione a Minzolini. Avrebbero dovuto imporre l’obbligo, ma non lo possono fare. Sono pronta ad essere smentita, ma ho chiamato l’Ema». Inoltre, non ha nascosto scetticismo sui vaccini anti Covid: «Augusto Minzolini nutre nel vaccino una fiducia totale che io non condivido. Non credo che sia l’unica possibilità. Uno dei grandi errori commessi è stato quello di non occuparsi della terapia. Io non sono no vax, ma sono dubbiosa sugli effetti a lungo termine dei vaccini».



Inizialmente invece aveva commentato la notizia della morte di Gino Strada: «Era sicuramente uno straordinario personaggio. Anche se non sono mai stata d’accordo con lui, ritengo la sua testimonianza eccezionale. Per me che credo negli impegni bellici per liberare dei paesi, se finiscono davvero, l’Afghanistan è il risultato del disimpegno. È stata lasciata questa nazione sola. La verità è che le guerre umanitarie si devono fare, ma cominciare e finire. Non la penso proprio come Gino Strada. La tragedia è quella di una guerra incompiuta».