Un supplemento di magnesio per prevenire la morte cardiaca improvvisa legata al Coronavirus in pazienti con ipertensione pre-esistente: questo è l’argomento di una ricerca condotta dall’Università del Minnesota e in particolare da Jin O-Uchi del Dipartimento di Medicina, pubblicata sul sito di Clinical Affairs.



Nella presentazione si identificano gli obiettivi di questo studio, che si è proposto di capire perché i pazienti affetti da Coronavirus e con malattie cardiovascolari pre-esistenti hanno un rischio più elevato di malattia grave e morte con l’infezione da Covid-19 e come possiamo ottenere risultati immediati e attuabili per ridurre questo rischio utilizzando le risorse e gli approcci disponibili.



“Il nostro obiettivo principale è testare la nostra ipotesi che l’espressione dei canali degli ioni virali codificati dai geni SARS-CoV-2 nel cuore aumenti il​rischio di morte cardiaca improvvisa e danno cardiaco in pazienti Covid-19 con malattie cardiovascolari preesistenti, in particolare con ipertensione, che è segnalato come un fattore di rischio cardiovascolare più frequente”, ha affermato O-Uchi.

MAGNESIO CONTRO CORONAVIRUS: LA RICERCA

Il ricercatore ha poi aggiunto: “Inoltre, testeremo l’efficacia dell’integrazione di magnesio clinicamente approvata per prevenire la morte cardiaca improvvisa”, appunto nei malati di Coronavirus con ipertensione preesistente. Gli effetti cardioprotettivi già noti del magnesio includono effetti antiaritmici, antiossidanti e anti-apoptotici.



Questo progetto è supportato dal programma di sovvenzioni per la ricerca della sanità pubblica del Campus UMN, che supporta la facoltà dell’Università del Minnesota per “catalizzare ed energizzare i progetti di ricerca su piccola scala progettati per affrontare e mitigare” il Coronavirus Covid-19 e i suoi rischi associati.

Sicuramente indicare una possibile strada per affrontare l’elevata mortalità nei pazienti già alle prese con problemi cardiaci (che sono tra i più colpiti) sarebbe molto importante: quanto ci può aiutare il magnesio? Si attende la pubblicazione dei risultati completi di questo studio per una valutazione complessiva, le aspettative sono però buone.