Mago Candido, al secolo Renzo Martini, 70enne conosciuto a livello nazionale per le sue doti di mago e occultista, è stato arrestato a Castelgerundo, in provincia di Lodi, con l’accusa di truffa aggravata e associazione a delinquere nei confronti di almeno 450 clienti. Ben 88 di loro, come spiega Corriere.it, nel corso degli anni gli versarono oltre 1,2 milioni di euro. L’uomo è finito ai domiciliari insieme alla moglie Morena e la figlia Vanessa, aiutanti e cartomanti dello stesso mago Candido che asseriva di essere in grado di curare i propri clienti attraverso le dirette tv su Canale Italia e le dirette Facebook. Come spiegato dal comandante provinciale della Guardia di Finanza di Lodi, Vincenzo Andreone, l’intera famiglia di maghi finita ai domiciliari “sottraeva denaro con l’inganno a persone anziane carpendone la fiducia e approfittando della loro condizione di fragilità psicologica”. Sfruttando le sue doti di mago e cartomante, Candido era solito fare lunghe sedute notturne ed esorcismi, passando per costosi amuleti ed attraverso questi mezzi “ingenerava nelle persone che si rivolgevano a lui la convinzione dell’esistenza di gravi pericoli per loro o i loro familiari”.



MAGO CANDIDO ARRESTATO PER TRUFFA: LE INDAGINI

Mago Candido, come appurato dalle indagini, chiedeva ingenti somme di denaro in cambio dei suoi rituali che sarebbero serviti per togliere ogni tipo di negatività dal cliente. Per non destare sospetti, il denaro veniva corrisposto tramite piccoli versamenti e ricariche Postepay. Tra i suoi clienti più disperati, c’era chi versava 100 mila euro e chi addirittura 350 mila, come accaduto ad una vedova di Rimini. Tra le altre vittima anche una bambina dislessica curata con rituali magici e candele: “In un caso il mago aveva fatto credere a una vittima di essere in possesso del maligno chiedendo per la guarigione circa 150mila euro, quando in realtà questa persona era affetta da problemi psichiatrici”. Attraverso l’incrocio dei movimenti bancari, gli inquirenti sarebbero arrivati a identificare anche altri due indagati, tra cui un commercialista, i quali si occupavano di reinvestire i proventi dell’attività del mago e della sua famiglia in appartamenti e beni mobili. La procura di Lodi ha chiesto ed ottenuto il sequestro di circa 3,6 milioni di euro, ovvero quanto guadagnato dal 2014 ad oggi, non solo in denaro ma anche 15 immobili e auto di lusso. I suoi clienti erano sparsi in tutta Italia, dalla Lombardia alla Sicilia.

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