Nella puntata di Domenica in dedicata ai bambini, non potevano mancare i giochi di magia di Mago Silvan. L’ospite, inizialmente in studio per un solo gioco di prestigio, viene invitato a esibirsi in altri spettacoli, per i quali, tuttavia, necessita della sua valigetta: “mi hanno detto facci un gioco, ne ho fatti due, potrei rimanere qui tutta la serie per intrattenere”, spiega il divo, in attesa che lo staff recuperi la sua preziosissima borsa in camerino. Il tempo passa e la padrona di casa interviene, chiedendo al mago di citare alcuni fra i numerosissimi premi che hanno costellato la sua carriera. “mi fai diventare immodesto – dice lui – sono stato eletto due volte mago dell’anno nel mondo dall’Accademia delle arti magiche di Hollywood”. Su invito della conduttrice, i piccoli protagonisti della puntata lo circondano, costringendolo a dare il via a un nuovo giochino; il mago parla quindi dei suoi due nipotini, confessando che: “sono bravissimi, se faccio loro i giochini? Sempre”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



MAGO SILVAN TORNA A DOMENICA IN

Il più imitato, il più rinomato illusionista in tv: il Mago Silvan ha chiuso in bellezza il 2019 presentandosi sul palco del Gran Teatro Geox di Padova al fianco di Raul Cremona. Il comico ha creato una sua versione parodistica ormai diversi anni fa a Zelig, un vero successo che li ha spinti a Capodanno ad andare in scena con uno spettacolo a due fra divertimento e magia. Il Mago Silvan sarà inoltre uno degli ospiti della puntata di Domenica In di oggi, 5 gennaio 2020, dove interverrà con i suoi spettacoli da lasciare a bocca aperta. Non è di certo la prima volta che lo vediamo nel salotto di Mara Venier, che ha di certo il merito però di averlo richiamato nel suo programma a distanza di dieci anni dalla precedente esibizione con la famosa Levitazione. Il Mago Silvan è intervenuto infatti l’anno scorso con uno dei suoi numeri più celebri, dedicato a tutti i bambini: la scatola magica.



MAGO SILVAN, L’ISPIRAZIONE DALLA BIBBIA

“Dovete sapere che l’arte ha molte forme di espressione. Una di queste è la magia. Intesa come prestidigitazione, come un prisma con le sue facce, le sue discipline”, ha detto prima di dare il via allo show. Con un sottofondo musicale per creare maggior suspense, il mago ha fatto introdurre una sua assistente all’interno della scatola, per poi trafiggerla con numerosi coltelli. Non esiste confine fra il Mago Silvan e Aldo Savoldello, il vero nome del grande illusionista italiano. “La postura, il modo di parlare, sono connaturati in me fin da bambino, quando volevo emulare Mandrake, l’eroe dei fumetti con la marsina e il cappello a cilindro”, ha rivelato nella sua autobiografia La magia della vita, edizione Mondadori. La fantasia è stata un vero e proprio motore perché il piccolo Aldo iniziasse a muovere i passi nel mondo della magia, così come la Bibbia. “A catechismo don Oreste ci parlava del bastone di Aronne che si tramuta in serpente, del roveto ardente che non si consuma. E io restavo soggiogato”, rivela ancora.

GLI SPETTACOLI PER I PAPI

I primi giochi di prestigio sono legati però al Corriere dei Piccoli: il futuro Mago Silvan, leggendoli, decide già di modificarli per renderli ancora più spettacolari. “A 11 anni feci uno spettacolo di quattro ore e mezzo. Ricordo un numero: dentro un cilindro, c’erano dei bigliettini su cui erano scritti dei nomi di città. Invitavo i preti presenti a prenderne uno e a poggiarlo sulla loro fronte. Poi scandivo: Catanzaro”, continua. Poi l’incontro con Papa Luciani grazie al lavoro di capo della Polizia lagunare del padre. “Un giorno feci uno spettacolino pure per lui. Restò a bocca aperta quando gli diedi un libro, gli chiesi di leggere una parola a caso e poi la indovinai”, aggiunge, anche se poi avrà modo di stupire persino Giovanni XXIII e il segretario di Stato di Giovanni Paolo II, Angelo Sodano, e molti altri ancora.