Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo 2019, abitava nella Torre dei Moro in via Antonini a Milano, il grattacielo di 18 piani che domenica 29 agosto ha preso fuoco. Nelle scorse ore il rapper ha rassicurato in suoi fan con un messaggio su Instagram: “Sto bene. Per fortuna non ci sono state vittime. Un grazie ai vigili del fuoco per l’incredibile lavoro svolto e a voi tutti per i messaggi, vi voglio bene”. Ha anche pubblicato un video girato in macchina tra le strade della città: “La vita è bella”. Domenica pomeriggio le fiamme si sono sviluppate in un appartamento del quindicesimo piano, mentre Mahmood abitava in affitto al nono. Il rapper si trovava in casa con due amici e colleghi: Riccardo Schiara, in arte Arashi, e Camilla Magli. Il cantante aveva scelto l’appartamento nella Torre dei Moro perché a pochi chilometri di distanza da via Gianluigi Banfi, a Gratosoglio, dove viveva con la madre Anna.
Mahmood attaccato dagli haters: Ermal Meta lo difende
La scena dell’incendio di via Antonini è stata ripresa sui social da Morgan, che abita nel quartiere che gravita intorno alla Fondazione Prada: “In quel palazzo lì vive anche Mahmood”, aveva detto durante la diretta. Su social, purtroppo, qualcuno si è rallegrato per quanto successo a Mahmood. In difesa del rapper si è schierato il collega Ermal Meta: “Mahmood la casa se la può ricomprare ma voi haters che gioite di quello che è successo, la dignità non potete ricomprarla”. Mahmood, al secolo Alessandro Mahmoud, è sempre rimasto molto legato alla zona sud di Milano, dove è cresciuto: “Sono e resto la persona semplice e normale di prima. Ma ho capito che qui sono diventato l’eroe per chi vede in me il simbolo del possibile riscatto sociale: anche abitando in un posto come questo si può avere successo, non si è condannati a una vita triste”, aveva detto a Repubblica dopo la vittoria a Sanremo 2019 con “Soldi”.