“L’amore è libertà, lei me l’ha sempre insegnato. Anche la libertà è un concetto che ho appreso sin da piccolo grazie a mia madre.” Parole, queste di Mahmood, che si riferiscono alla sua mamma Anna. A Verissimo il cantante parla di esperienze personali: “Alle medie sono stato bullizzato, ti senti un po’ indifeso, è un fatto che non sai cosa fare, come reagire. Capisci che è sbagliato anche pensare che un ragazzo o una ragazza possa difendersi da solo, bisogna che ci sia una tutela.” Così si parla di DDL Zan: “Mi sono battuto su questo tema perché credo ci siano tante forme di violenza, alcune date anche da una forma di ignoranza, di pensiero sbagliato. Questi ragazzi devono sentirsi sicuri nella nostra società. Io sono stato fortunato perché sono cresciuto in una famiglia aperta mentalmente.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Mahmood ospite a Verissimo

C’è anche Mahmood tra gli ospiti della nuova puntata di Verissimo, il rotocalco/talk show condotto da Silvia Toffanin e in onda ogni sabato pomeriggio a partire dalle 15.30 su Canale 5. Il cantautore sardo-egiziano è appena reduce dalla fine delle riprese del suo nuovo videoclip, girato proprio nella terra di sua madre, la Sardegna, e precisamente a Fulminimaggiore, dove si trova l’importante sito archeologico di Antas risalente all’epoca punico-romana. “Uno spot pubblicitario di dimensioni mondiali per il nostro antico tempio e per l’intero territorio. Ieri ad Antas il cantante Mahmood ha girato le immagini per il suo nuovo disco, un brano del quale è dedicato alla mamma sarda. Una produzione importante, di livello internazionale, ha animato l’area del nostro bellissimo tempio per tutta la giornata”, ha dichiarato il sindaco di Fulminimaggiore al quotidiano La Nuova Sardegna, orgoglioso del fatto che Mahmood abbia scelto come location proprio la loro – la sua – regione.



Mahmood e il sogno di incontrare Battiato

Nei giorni scorsi, in occasione dell’imminente uscita del suo nuovo album Ghettolimpo, Vanity Fair gli ha dedicato la copertina dell’ultimo numero in edicola fino al 25 maggio. E anche una lunga intervista: “Le mie energie migliori le sto mettendo nella musica, nucleo presente”, ha raccontato Mahmood, 29 anni il prossimo 12 settembre. “Cerco di evitare gli scompensi emotivi. Mi affido al mio clan, che unisce famiglia e amici, e mi fa stare tranquillo, con i piedi per terra, soprattutto dopo l’esplosione di Sanremo”. Poco prima che arrivasse la notizia della sua morte, Mahmood parlava del sogno di incontrare Franco Battiato: “Per quella volta che mi rapì dalla radio di una macchina, mentre andavo verso una spiaggia: con I treni di Tozeur io scoprii l’estasi. Salutarlo come fossimo in quel capolavoro della sua Alexander Platz. ‘C’era la neve, ci vediamo questa sera fuori dal teatro, ti piace Schubert?’”.



Mahmood parla del rapporto con i suoi genitori

Tutti sanno che il rapporto con suo padre gli è mancato, anche se – sostiene ancora Mahmood – “delle persone tendo a voler sempre salvare il bello, e a buttare il marcio”. Non può dire lo stesso di quello con sua madre Anna, di gran lunga più sereno: “Sono stato il suo unico figlio, era la prima volta anche per lei, ed è stata grandiosa. In me è la giustizia, che governa e ripara. Testa calda, ci assomigliamo. Terza media, gran senso del lavoro. Dopo il Festival e l’Eurovision è rimasta a bocca aperta con me, noi che non avevamo avuto niente, non ci aspettavamo niente, e di colpo ci ritrovavamo con tutto. Non si è mai stancata di farmi sorprese”. Mamma Anna è anche la sua miglior confidente: “È la prima ad ascoltare le mie creazioni, in lei ripongo ogni fiducia. ‘Ale, questa è molto bella però un po’ difficile. Non te la capiscono tutti’”.