Mahmood si racconta tra progetti professionali e personali. Il cantante, in una intervista a Repubblica, non ha usato mezzi termini per raccontare come si immagina tra una decina di anni. “Ogni tanto, mi immagino morto. Non lo so. È una sensazione. Brutta. Speriamo non sia così. Però non mi sento ancora a metà del mio percorso, ho tanti progetti in mente”, ha precisato.



Tra le idee che ha per il suo futuro ci sono anche dei cambiamenti importanti. “Vorrei trasferirmi un po’ in America. Per scrivere lì con produttori nuovi, voglio lavorare con gente e ambienti diversi”. Nell’attesa, si sta dedicando al suo “European Tour”, con 17 date nelle maggiori città europee, quasi tutte soldout. Poi tornerà in Italia per il “Summer Tour” nei festival e per una tournée nei palazzetti in autunno. Il calendario degli impegni è dunque fitto. “Imparo sempre tante cose, soprattutto quando canto all’estero”.



Mahmood e le canzoni del nuovo disco: malinconia ma anche speranza

A proposito del presente, Mahmood non può insomma che essere soddisfatto per il periodo professionale che sta vivendo. “Al momento sto bene, sono felice. Ma spero che il momento più felice della mia carriera debba ancora arrivare, altrimenti mi sparo”, ha scherzato nel corso dell’intervista a Repubblica. 

E non esclude che, per arrivarci, non debba passare ancora qualche momento negativo. “Il dolore aiuta. Per me, la felicità può essere raggiunta solo attraverso un percorso doloroso. Le mie canzoni sono intrise di malinconia, è vero, ma mi piace sempre lasciare un risvolto positivo, una speranza. Uso la scrittura come autoanalisi. In passato ho mentito a me stesso, ma mi ha creato scompensi. Nel nuovo disco (dal titolo “Nei letti degli altri”) invece svelo lati di me segreti, scrivo cose che penso ma non dico mai”, ha concluso il cantante.