Mahmood sarà tra i protagonisti della serata dei Seat Music Awards, in onda su Rai 1 mercoledì 5 giugno. L’artista milanese vivrà dunque un’altra tappa di quello che è senza dubbio l’anno più importante della sua carriera. Da outsider assoluto infatti, e dopo essere passato precedentemente dalle selezioni di Sanremo Giovani, Alessandro (questo il vero nome di Mahmood, che usa quello d’arte in riferimento alle sue origini egiziane da parte di padre, anche se lui è nato e cresciuto a Milano e vive con la madre che è sarda) è riuscito a sbancare il palco del Teatro Ariston vincendo l’edizione 2019 del Festival di Sanremo. Ha fatto discutere il suo successo davanti al favoritissimo Ultimo, che prese molto male in sede di commento il suo mancato successo. Ma la canzone con la quale Mahmood ha trionfato al Festival della Canzone Italiana, ovvero ‘Soldi’, è stata finora la hit radiofonica italiana di questo 2019, ed oltre ad aver vinto per le giurie, è stata proclamata dal gradimento della gente miglior canzone dell’ultimo Sanremo.
Mahmood, Seat Music Awards: cosa è successo dopo Sanremo?
Mahmood ha saputo trasformare l’esperienza sanremese in un trampolino che l’ha portato a costruire nuove esperienze e interessanti collaborazioni. Oggi lo vedremo tra gli artisti del Seat Music Awards. Soprattutto, Mahmood è stato il primo artista italiano che in quasi trent’anni è arrivato a sfiorare la vittoria all’Eurovision Song Contest, da rappresentante dell’Italia a Tel Aviv di quella che viene considerata come la ‘Champions League’ della musica europea. Con ‘Soldi’, realizzata assieme a quelli che vengono considerati i due migliori giovani produttori musicali italiani, ovvero Dario Dardust e Charlie Charles, Mahmood è arrivato a pochissimi punti dalla vittoria dell’Eurovision, battuto d’un soffio dall’olandese Duncan Laurence con la sua ‘Arcade’. Ma ‘Soldi’ è stato premiato come miglior pezzo della rassegna dalla giuria ed ha dimostrato di poter essere anche una hit internazionale.
La partecipazione allo show di Roberto Bolle
Tra le varie collaborazioni messe in piedi da Mahmood, oggi a Seat Music Awards, in questo intensissimo 2019, la partecipazione allo show di Roberto Bolle in Piazza Duomo, col famoso ballerino che ha voluto mescolare musica, danza ed altre altri per uno show definito ‘antisovranista’, aperto all’inclusione e alla comprensione. Inoltre, Mahmood ha partecipato anche con il brano ‘Fa paura perché è vero’ all’album ‘Paprika’ della nuova stella della musica indie-pop, anche lei milanese purosangue e diva dal volto mascherato, Myss Keta. Lo show di Bolle in particolare ha rappresentato una tappa importante nel cammino di Mahmood che in quest’anno si è trovato a dover fronteggiare critiche anche inaspettate, da parte di chi ne ha sottolineato le origini non italiane. Lo stesso ministro dell’Interno, Matteo Salvini, con un tweet durante la finale di Sanremo aveva espresso la sua preferenza nei confronti di Ultimo. Una situazione paradossale per Mahmood che ha sempre vissuto in Italia ed ha pochi ricordi d’infanzia del rapporto col padre egiziano, vicenda dalla quale ha preso spunto proprio per scrivere il brano ‘Soldi’. ‘Dopo aver vinto Sanremo ho scoperto di essere straniero’, ha commentato con ironia Mahmood, che ha dovuto ribadire di essere italiano al 100% anche alle domande dei giornalisti alla conferenza stampa dell’Eurovision.